AI marketing: come l’intelligenza artificiale può aiutare la tua azienda

Il ruolo dell’AI nella società odierna e nel marketing.

L’unica costante nella vita è il cambiamento. Tutto ciò che ci circonda è destinato ad evolversi, in un modo o in un altro. E la tecnologia, fin dalle sue prime applicazioni, ha rispettato egregiamente questo processo. Dalla stampa a caratteri mobili di Gutenberg fino all’avvento dell’AI marketing, il nostro mondo è in continuo cambiamento, fatto di pc all’avanguardia, schermi LCD sempre più grandi, smartphone che fanno di tutto, chatbots sempre più realistici e internet che è ovunque intorno a noi. L’unica costante è che l’innovazione tecnologica cresce a ritmi sempre più incessanti.

Oggi, in particolar modo il mondo del marketing, sta attraversando un profondo cambiamento, avendo abbracciato un nuovo strumento dalle infinite potenzialità: l’Intelligenza Artificiale. Annette Chacko di Sprout Blog afferma infatti che l’AI marketing è destinato a guidare il 45% dell’economia globale totale entro il 2030.

L’AI utilizza un’infinità di dati e metadati che, combinati tra loro, riescono non solo a fornire servizi personalizzati ai consumatori, ma anche a influenzarne la domanda. In che modo? Imparando, per esempio, ad analizzare le loro azioni, a prevederne i comportamenti e a comprenderne preferenze, abitudini e bisogni.

Prima di domandarci cosa sia l’AI marketing e quali siano le applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nel marketing, capiamo cosa si intende per Intelligenza Artificiale.

Che cos’è l’Intelligenza Artificiale?

Con “Intelligenza Artificiale”, o AI, ci si riferisce alla capacità di un computer digitale di eseguire funzioni cognitive comunemente collegate alla mente umana, come la capacità di ragionare, prendere decisioni, scoprire significati, imparare dall’esperienza passata e generare testi in un linguaggio naturale. In pratica è una macchina in grado di apprendere, imitare e simulare il comportamento intelligente degli esseri umani.

Da non confondere con la machine learning, la branca dell’AI che si riferisce alla capacità di creare un’Intelligenza Artificiale, ossia in grado di generare conoscenza a partire da dati preesistenti, in ottica di apprendimento automatico.

I software di Intelligenza Artificiale moderni.

I software di AI moderni sono in grado di prendere decisioni che di solito verrebbero prese dagli esseri umani. Per fare ciò utilizzano reti neurali artificiali (artificial neural network, abbreviato in ANN). Si tratta di un insieme di strumenti e tecnologie che ci permettono di utilizzare l’apprendimento automatico per automatizzare, appunto, compiti specifici.

Ecco alcuni esempi di software AI moderni, utilizzati nel campo del marketing:

  • HubSpot.
    Offre una suite di strumenti di automazione del marketing che utilizzano l’IA per migliorare la generazione di lead, la gestione dei clienti e la personalizzazione delle comunicazioni. L’AI di HubSpot può aiutare a identificare i potenziali clienti più promettenti e automatizzare le campagne di marketing.
  • Mailchimp.
    È una piattaforma di automazione delle e-mail marketing che utilizza l’IA per migliorare la segmentazione del pubblico, la personalizzazione delle email e l’ottimizzazione degli orari di invio. L’AI di Mailchimp può anche suggerire contenuti e oggetti migliori per le e-mail.
  • AdRoll.
    È una piattaforma di advertising digitale che utilizza l’AI per ottimizzare le campagne pubblicitarie online. L’AI analizza i dati degli utenti per identificare il pubblico più adatto e ottimizza le offerte pubblicitarie in tempo reale per massimizzare il ROI.
  • Chatbots di marketing.
    Molte aziende utilizzano chatbot basati sull’AI per migliorare l’interazione con i clienti e i visitatori del sito web. Questi chatbot possono rispondere alle domande dei clienti, fornire assistenza, raccogliere dati di contatto e condurre gli utenti attraverso il processo di acquisto.

Questi sono solo alcuni esempi di come l’AI sta rivoluzionando il campo del marketing, migliorando l’efficacia delle strategie, l’interazione con i clienti e l’automazione delle attività ripetitive. L’AI può aiutare i marketer a prendere decisioni più informate e a offrire esperienze più personalizzate ai loro clienti.

Uno dei software più conosciuti e più utilizzati di intelligenza artificiale, al giorno d’oggi, è sicuramente ChatGPT.

 

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Cos’è ChatGPT e come funziona.

Per capire come funziona, bisogna partire da una definizione precisa di cosa sia ChatGPT. E per essere il più precisi possibile, l’abbiamo chiesto direttamente a GPT!

“ChatGPT è un modello di linguaggio sviluppato da OpenAI basato sull’architettura GPT (Generative Pre-trained Transformer). È una versione specifica di GPT progettata per generare testo conversazionale coerente e significativo in risposta a domande e input degli utenti. GPT è una delle iterazioni più avanzate di modelli di linguaggio basati su trasformatori.”

Prima di essere messo in produzione, GPT è stato addestrato su una vasta quantità di testo da Internet. Questo addestramento iniziale gli ha permesso di apprendere il linguaggio naturale, la grammatica, il contesto e una conoscenza generale del mondo.

Quando si fornisce un input a ChatGPT, il modello elabora l’input attraverso le sue reti neurali e genera una risposta in base al contesto e alla comprensione del testo fornito. La risposta è generata una parola alla volta, tenendo conto del contesto precedente per garantire una coerenza nel testo generato.

In breve, ChatGPT è un modello di linguaggio avanzato che utilizza un’architettura a trasformatori e l’apprendimento automatico su grandi dataset per generare testo conversazionale in risposta a input umani. È stato utilizzato in una varietà di applicazioni, tra cui assistenti virtuali, chatbot, servizi di supporto clienti automatizzati e molto altro.

 

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I vantaggi dell’AI per le aziende.

L’intelligenza artificiale rappresenta uno strumento molto interessante di lavoro, per ogni tipo di azienda. Presenta infatti una serie di innegabili vantaggi, che ovviamente dipendono dall’applicazione specifica e dal contesto in cui viene utilizzata. Ecco una panoramica generale dei principiali pro dell’utilizzo delle intelligenze artificiali:

  • Automatizzazione.
    L’AI può automatizzare compiti ripetitivi e noiosi, consentendo agli esseri umani di concentrarsi su attività più creative e ad alto valore aggiunto.
  • Velocità e precisione.
    Può elaborare enormi quantità di dati in tempi molto brevi e fornire risultati con elevata precisione.
  • Apprendimento continuo.
    Gli algoritmi possono migliorare nel tempo attraverso l’apprendimento continuo, adattandosi a nuove informazioni e cambiamenti nell’ambiente.
  • Disponibilità 24/7.
    I sistemi basati su AI possono essere attivi 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza bisogno di pause o ferie.
  • Riduzione degli errori umani.
    Può contribuire a ridurre gli errori umani, specialmente in compiti critici come la chirurgia assistita da robot o la sicurezza informatica.
  • Analisi dei Big Data.
    L’AI può analizzare grandi volumi di dati per estrarre insight utili e tendenze che altrimenti potrebbero sfuggire all’attenzione umana.

D’altra parte, è innegabile che esistano anche dei problemi, delle remore e degli svantaggi nell’utilizzo massivo di queste prime AI presenti sul mercato. È importante notare, però, che stiamo parlando di una tecnologia in continua evoluzione e molte preoccupazioni saranno sicuramente affrontate nei prossimi anni. E – si spera – risolte attraverso regolamentazioni adeguate, ricerca etica e sviluppo responsabile.

Come per ogni nuova tecnologia che si affaccia sul mercato, anche i vantaggi dell’AI possono essere massimizzati, e gli svantaggi minimizzati, attraverso una gestione oculata e una comprensione approfondita delle sue implicazioni.

Conclusioni.

L’AI per il marketing rappresenta una nuova era in cui siamo chiamati nuovamente a evolvere il nostro modo di pensare e lavorare. L’Intelligenza Artificiale applicata al marketing avrà un impatto senza precedenti sulla segmentazione della clientela, sullo sviluppo di esperienze più personalizzate basate sull’individuo e sulla modellazione predittiva dei comportamenti del consumatore.

Siamo di fronte a una nuova eccezionale opportunità non solo per le imprese, ma anche per l’intera collettività e la professionalità dei singoli individui. La chiave, secondo noi, è smettere di domandarci quali attività può sostituire l’Intelligenza Artificiale e iniziare a chiederci come l’AI possa migliorare i flussi di lavoro di ognuno di noi.

Per questo motivo, il consiglio è quello di affidarsi ad un’agenzia di esperti, che possa supportarti in questa attività! Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, grazie al lavoro coordinato di un team di copywriter, grafici e marketing strategist, può aiutarti a gestire l’AI nel migliore dei modi.

Se anche tu sei interessato ad abbracciare questa rivoluzione insieme a noi, contattaci subito!

Strumenti essenziali per l’analisi dei competitor del tuo e-commerce: la guida di Naytes

In un mondo che si sta trasformando in un’arena competitiva sempre più accesa, la comprensione del mercato in cui si opera e l’identificazione chiara dei tuoi competitor diventano pilastri centrali. Questa consapevolezza è vitale per strutturare una strategia di marketing e comunicazione che sia non solo efficace, ma anche innovativa. L’analisi dettagliata dei competitor non è solo una parte integrante del vostro e-commerce, ma è diventata una necessità ineludibile. Con la fortuna di vivere nell’era digitale, la tecnologia ci ha regalato gli strumenti per condurre tali analisi con una facilità e precisione senza precedenti. In questo articolo, noi di Naytes agenzia di marketing e comunicazione, ti vogliamo fornire una guida pratica attraverso alcuni dei migliori e indispensabili strumenti per effettuare un’analisi dettagliata dei tuoi competitor sul mercato.

 

Google Trends: una finestra esclusiva su competitor e mercato.

Non possiamo parlare di strumenti senza menzionare Google Trends. Questa potente piattaforma fornisce una vista senza pari sulle tendenze di ricerca correnti su Google, diventando un faro per le tue strategie di marketing. Immagina di gestire un e-commerce incentrato su prodotti alimentari: tramite Google Trends potresti scoprire, ad esempio, che un termine specifico come “mango” sta vivendo un’impennata in termini di ricerche. Questa informazione potrebbe segnalare un’opportunità d’oro per ampliare il tuo catalogo e soddisfare una domanda crescente.

Ricerche di mercato e sui competitor: Netcom e Casaleggio, le tue lenti analitiche.

Le ricerche di mercato sono ben più che semplici numeri: rappresentano una miniera d’oro di intuizioni e informazioni. Portali come Netcom e Casaleggio emergono come baluardi in questo campo, offrendo analisi estremamente dettagliate su una miriade di settori. La bellezza di questi report è che molti di essi sono facilmente accessibili senza costi. Con questi dati alla mano, potrai immergerti in strategie che hanno dimostrato di funzionare e identificare le tendenze emergenti nel tuo settore specifico. Questo è fondamentale per avere una visione chiara della direzione in cui il mercato si sta muovendo.

Competitor

Ricerca organica e a pagamento su Google: la frontiera del tuo settore.

Quando si tratta di individuare i competitor diretti, la ricerca specifica su Google emerge come un’arma inestimabile. Inserendo keyword rilevanti relative al tuo settore, avrai una visione chiara dei competitor che dominano sia i risultati di ricerca a pagamento, che quelli organici. Questi rappresenteranno i tuoi principali avversari sul campo di battaglia delle SERP (pagine dei risultati di ricerca).

Strumenti di analisi competitiva: l’onnipotenza di SEMrush.

Strumenti come SEMrush sono veri e propri tesori per chiunque voglia avere un quadro chiaro della concorrenza. Con questi strumenti, puoi raccogliere dati cruciali su come i tuoi rivali stanno performando, non solo sui motori di ricerca, ma anche nei social media e nelle loro campagne pubblicitarie. Ti permettono infatti di scoprire quali keyword stanno targettizzando, analizzare i loro punti di forza e, cosa più importante, individuare le opportunità che potresti sfruttare a tuo vantaggio.

Amazon Scout: l’alleato imperdibile per i venditori su Amazon.

Per coloro che hanno l’obiettivo di dominare la piattaforma Amazon, l’utilizzo di Amazon Scout è quasi obbligatorio. Questa pratica estensione per browser ti offre uno sguardo approfondito sui venditori presenti su Amazon, permettendoti di analizzare i loro prezzi, margini di profitto e molto altro. È uno strumento fondamentale per chiunque voglia avere un’idea chiara della concorrenza su una delle piattaforme e-commerce più grandi ed utilizzate al mondo.

Competitor

Analizziamo i competitor con una lente d’ingrandimento.

Disporre di dati sui tuoi competitor è solo l’inizio. La vera maestria risiede nell’andare oltre le semplici cifre. Osserva le mosse dei tuoi concorrenti anche offline (quando rilevante), e avvalendoti di strumenti analitici avanzati, studia nel dettaglio le piattaforme che utilizzano, le integrazioni che hanno implementato e molto altro. E non fermarti qui: esplora i bilanci, le note integrative e altri documenti aziendali per ottenere una visione chiara delle loro strategie a medio e lungo termine.

Conclusioni.

Non c’è dubbio: l’analisi approfondita dei competitor è un elemento chiave per assicurarsi un posto al sole nel complicato mondo aziendale di oggi. Avvalendoti degli strumenti che abbiamo esplorato in questo articolo potrai avere una visione a 360 gradi del tuo mercato e dei giocatori chiave al suo interno. Questa consapevolezza ti fornirà le basi per creare strategie di marketing e comunicazione decisamente efficaci, per distinguerti dalla massa e per consolidare la tua presenza nel settore di riferimento. Ma non ti spaventare! Non sei solo in questo viaggio: il team di Naytes è al tuo fianco, pronto a supportarti in ogni passo. Non esitare a contattarci: insieme, possiamo intraprendere un percorso vincente verso il successo.

Tone of voice: come identificare e usare il giusto tono di voce

Nel mondo del marketing, il tono di voce del brand è un aspetto essenziale per creare un’identità di marca forte e ben definita, per distinguersi dalla concorrenza e per costruire una forte relazione con i propri clienti. Il tone of voice, infatti, rappresenta un elemento chiave per comunicare un’immagine di brand unica e riconoscibile. Si può a tutti gli effetti identificare come parte fondamentale della personalità e dello stile di comunicazione di un’azienda. Immagina il tuo business come una persona: il tono di voce è il modo in cui si esprime, nel momento in cui parla direttamente o meno al proprio pubblico.

Il tone of voice è un fattore fondamentale per il marketing aziendale e caratteristica determinante nel modo di fare comunicazione, perché ne caratterizza e influenza ogni aspetto. Data l’importanza del tone of voice per la tua azienda, andiamo ad esplorare come definirlo, come utilizzarlo per il marketing e cercheremo di fornire alcuni esempi di successo di brand, che hanno saputo creare un tono di voce distintivo.

Come definire il tone of voice.

Per definire il tone of voice della tua azienda, è necessario prendere in considerazione in primo luogo la personalità e i valori della tua azienda, nonché il tuo target di riferimento. È, infatti, fondamentale che si individuino le caratteristiche che distinguono il tuo brand dai competitor e che desideri trasmettere al mondo. Inoltre, sarà molto importante analizzare il tuo pubblico di riferimento, o quello a cui vuoi parlare, per comprendere come comunicare in modo efficace con loro. Infine, dovrai definire lo stile di comunicazione che vorrai utilizzare in tutte le tue attività di marketing.

In questa fase di analisi interna, è necessario chiedersi qual è il posizionamento che si vuole raggiungere sul mercato, ma anche e soprattutto come si vuole essere percepiti dal pubblico e quali i valori che si vuole trasmettere. Molto utile, dunque, è stilare una lista di parole chiave e frasi che pensi identifichino perfettamente la tua azienda. In ogni caso, un periodo di test su un campione ridotto di clienti affezionati e/o potenziali tali, per valutare l’efficacia della comunicazione e apportare eventuali modifiche.

Quali fattori considerare?

Per trovare il giusto tono di voce per la tua azienda, ci sono alcuni fattori che dovresti considerare attentamente, quali:

  1. Brand Identity. Il tone of voce deve essere coerente con l’identità della tua marca. Se il tuo brand è giovane e fresco, dovrebbe essere informale e amichevole. Se invece è serio e professionale, userai un tono più formale e rispettoso;
  2. Pubblico di riferimento. Le tue comunicazioni dovranno essere adatte al pubblico di riferimento. Se il tuo target è costituito da adolescenti, ad esempio, il tono di voce dovrà essere più informale e divertente; mentre se è costituito da professionisti, sarà più tecnico e formale;
  3. Contesto. Il tono di voce dovrà sempre essere adatto al contesto in cui viene utilizzato. Ad esempio, un post su Instagram potrebbe richiedere un tono più colloquiale rispetto ad una newsletter inviata ad un elenco di clienti;
  4. Obiettivi. Gli obiettivi che vuoi raggiungere saranno sempre una guida e un fattore da considerare, nelle tue comunicazioni. Se l’obiettivo è quello di promuovere un prodotto o servizio, il tono di voce sarà, ad esempio, più persuasivo e incentrato sui vantaggi del prodotto o servizio offerto;
  5. Competitor. In ogni attività che compi, buona norma è sempre quella di differenziarsi e distinguersi dagli altri player sul mercato. In questo modo sarà per te più semplice attirare l’attenzione dei clienti;
  6. Linguaggio. Il tone of voice dovrà essere adatto al linguaggio utilizzato dalla tua azienda: se la tua azienda utilizza un linguaggio tecnico, il tono di voce dovrebbe essere altrettanto tecnico e specializzato.

Considerare attentamente questi fattori ti aiuterà a trovare il tono di voce giusto per la tua azienda e a comunicare in modo efficace con il tuo pubblico di riferimento.

Tone of voice

Come utilizzare il tone of voice.

Una volta identificato un tono di voce che rappresenta a dovere la tua azienda, è importante che venga utilizzato in modo coerente in tutti i canali di marketing dell’azienda, dalla pubblicità ai social media. L’obiettivo è creare un’immagine di marca coesa e riconoscibile, che contribuisca a rafforzare la relazione con il pubblico e ad aumentare la fiducia dei clienti. Inoltre, è importante adattare la voce di marca alle esigenze specifiche di ogni canale di marketing, mantenendo comunque coerenza con il tono generale.

I vantaggi.

Curare il tone of voice del proprio brand aziendale offre diversi vantaggi:

  1. Coerenza. Utilizzare la stessa linea di comunicazione in tutti i canali aziendali, online e offline, ti aiuterà a mantenere un’immagine coordinata e riconoscibile;
  2. Memorabilità. Un tone of voice distintivo e memorabile ti permetterà di creare un’identità del marchio forte e distinguibile dai concorrenti;
  3. Coinvolgimento. Un tono di voce ben curato può suscitare emozioni e coinvolgere il pubblico di riferimento, aiutando a creare una relazione più forte e duratura con i clienti;
  4. Posizionamento. Tra le tante variabili che concorrono a posizionare l’azienda in modo preciso nel mercato, il tono di voce aiuterà il tuo brand a distinguendosi per valori, tono, personalità e stile;
  5. Chiarezza. Una comunicazione chiara, coerente e ben definita farà la differenza nel dialogare in modo efficace con il pubblico di riferimento, riducendo la possibilità di fraintendimenti o di ambiguità;
  6. Fidelizzazione. Un tone of voice riconoscibile e distintivo contribuisce in modo importante nella fidelizzazione dei clienti, perché permette di creare una relazione di fiducia e di affinità tra marchio e pubblico.

In sintesi, curare il tone of voice del proprio brand aziendale offre numerosi vantaggi per l’immagine e la reputazione della tua azienda, nonché per la relazione con i clienti e il posizionamento nel mercato di riferimento.

Come evitare gli errori nella creazione del tone of voice.

Per evitare errori nella creazione del tone of voice, è importante definire una personalità e uno stile di comunicazione coerenti con i valori dell’azienda e il pubblico di riferimento. Inoltre, è importante evitare di utilizzare toni offensivi o discriminanti, poiché ciò potrebbe danneggiare l’immagine dell’azienda. Infine, è importante testare la voce di marca su un campione di pubblico e raccogliere feedback per apportare eventuali modifiche.

Esempi di tone of voice di successo.

Ci sono molti esempi di aziende che hanno creato un tone of voice distintivo e di successo. Ad esempio, la marca di cosmetici Lush utilizza un tono fresco e frizzante, che comunica i suoi valori di sostenibilità e di produzione di prodotti freschi. Airbnb, d’altra parte, ne utilizza uno più personale e vicino al cliente, che riflette la sua mission di connettere le persone attraverso esperienze di viaggio autentiche. Infine, la marca di moda Dollar Shave Club si identifica per comunicazioni scherzose e irriverenti, che si rivolgono ad un pubblico maschile e sfida gli stereotipi tradizionali della cura personale. Vediamo altri esempi significativi:

Tone of voice

Altri esempi.

  1. Apple. Il tono è minimalista, elegante e tecnologico. Il linguaggio utilizzato è chiaro e diretto, con un’attenzione particolare ai dettagli. L’obiettivo è quello di comunicare l’innovazione e la semplicità dell’utilizzo dei loro prodotti;
  2. Coca-Cola. Il tone of voice di Coca-Cola è allegro, amichevole e ottimista. Utilizza un linguaggio semplice, diretto e accessibile, con l’obiettivo di diffondere una sensazione di felicità e leggerezza tra i suoi consumatori;
  3. Nike. Nelle sue comunicazioni vuole trasmettere energia, ispirazione e motivazione personale al suo pubblico. Il linguaggio utilizzato è diretto, con un’attenzione particolare alle emozioni e ai valori che il marchio rappresenta. L’obiettivo di Nike è quello di motivare i consumatori a raggiungere i propri obiettivi sportivi e personali.
  4. Dove. Si colloca in una fascia molto differente dalle precedenti: il tono di Dove è rassicurante, autentico e inclusivo. Utilizza un linguaggio semplice, accessibile e sensibile, con l’obiettivo di diffondere un messaggio di bellezza naturale e di accettazione di se stessi.
  5. Old Spice. La comunicazione di marca di Old Spice è sarcastica, ironica e divertente. Utilizza un linguaggio giocoso e irriverente, con l’obiettivo di distinguersi dai concorrenti e di conquistare un pubblico giovane e maschile.

Questi sono solo alcuni esempi di tone of voice di aziende famose, ma ogni azienda ha il proprio stile unico e distintivo. Scegliere il tono di voce giusto per la tua azienda può richiedere tempo e sforzo, ma è fondamentale per comunicare in modo efficace con il tuo pubblico di riferimento.

Come misurare l’efficacia del tone of voice.

Per misurare l’efficacia del tone of voice, è possibile utilizzare una serie di metriche, tra cui la fedeltà dei clienti, la reputazione online e le vendite. Ad esempio, il grado di coinvolgimento dei clienti sui social media può essere un indicatore molto caratterizzante del livello di consolidamento della relazione di fiducia con il pubblico. Inoltre, è possibile raccogliere feedback da parte dei clienti attraverso sondaggi o focus group per valutarne l’efficacia.

L’importanza del tone of voice nella comunicazione di marca non dovrebbe essere sottovalutata. Una voce di marca distintiva e coerente può aiutare le aziende a distinguersi dalla concorrenza e a costruire una relazione di fiducia con il pubblico. Tuttavia, per creare una voce di marca efficace, è importante comprendere la personalità e i valori dell’azienda, nonché il pubblico di riferimento, e utilizzare il tone of voice in modo coerente in tutti i canali di marketing. Con la giusta strategia, può diventare un potente strumento per il successo dell’azienda!

 

Naytes di Reggio Emilia, esperta agenzia di comunicazione e marketing, da anni aiuta i propri clienti ad identificare il proprio corretto tone of voice. Un complesso e ricco percorso di analisi e studi porterà la tua azienda al miglior tone di voce per comunicare con clienti e potenziali tali. Grazia ad uno staff di professionisti in vari settori della comunicazione digitale e tradizionale, Naytes è il partner perfetto per portare il tuo brand al successo!

I primi passi verso il tuo sito web: cosa sono dominio e hosting?

Al giorno d’oggi, per ogni azienda, avere una presenza forte e ben riconoscibile sul web è fondamentale. La comunicazione digitale e il modo di porsi nei confronti dei clienti e potenziali tali sono aspetti importantissimi per ogni brand. Uno dei primi passi per affermarsi online, è quello di realizzare un sito web di alta qualità, che sappia esprimere l’identità e i valori del brand, ma che sappia anche presentare i prodotti e servizi offerti, al target di pubblico corretto. Il sito aziendale è la vetrina digitale dell’attività, a tutti gli effetti analoga alle più tradizionali vetrine su strada nel mondo “reale”. Tra le primissime decisioni da prendere per creare un sito web da zero riguardano il dominio e l’hosting.

Ma cosa sono esattamente? Quali sono i concetti che stanno alle spalle di dominio e hosting? E quali sono le differenze tra i due? In questo articolo, spiegheremo in dettaglio che cosa sono il dominio e l’hosting, come funzionano e come gestirli.

Cos’è un dominio e come funziona?

Un dominio è un nome univoco che identifica un sito web su internet. Il dominio consente agli utenti di accedere al sito utilizzando un nome facile da ricordare, invece di dover utilizzare un complesso indirizzo IP numerico, molto difficile da poter memorizzare, soprattutto perché, mediamente, navighiamo decine di siti differenti ogni giorno.

Il dominio è composto da due parti principali: il nome di dominio e l’estensione di dominio. Ad esempio, in “naytes.it”, “naytes” è il nome e “.it” è l’estensione. Quando si digita un nome di dominio nel browser (come Chrome, Safari, Mozilla ecc…), il computer utilizza il sistema dei DNS (nomi di dominio, appunto) per tradurre il nome nell’indirizzo IP numerico del server web corrispondente, che viene quindi utilizzato per recuperare, in questo caso, naytes.it, dal server in cui è allocato.

Registrazione del dominio.

La registrazione del dominio è il processo mediante il quale si acquisisce il diritto esclusivo di utilizzare un nome sul web. Il primo passo è, ovviamente, scegliere un nome che sia disponibile, ossia che non sia già utilizzato da terzi. Successivamente, sarà la volta dell’identificazione dell’estensione desiderata. E, per chiudere, la presentazione di tutte le necessarie informazioni di registrazione, come avviene per ogni acquisto online.

I prezzi per la registrazione di un dominio possono variare a seconda dell’estensione, della durata della registrazione e del provider scelto. In generale, i prezzi annuali per la registrazione di dominio vanno da pochi euro per le estensioni più comuni come .com, .org e .net, a qualche centinaio di euro per altre più specifiche come .luxury, .vip o .estate.

Dominio

Il servizio di hosting.

L’hosting è il servizio che consente di pubblicare un sito web su internet, rendendolo accessibile ai visitatori. L’hosting prevede l’utilizzo di server web (= computer ad alte prestazioni che ospitano i file del sito web e li rendono disponibili al pubblico attraverso una connessione internet ad alta velocità). Gli utenti possono scegliere tra diversi tipi di hosting, tra le soluzioni più comuni troviamo l’hosting “condiviso”, “dedicato”, “VPS” (Virtual Private Server) e “cloud”.

Tipi di hosting: condiviso, dedicato, VPS, cloud.

Esistono quindi diversi tipi di hosting tra cui scegliere, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Di seguito sono riportati i quattro tipi di hosting più comuni:

  1. Hosting condiviso. Questo tipo di hosting prevede che un sito web condivida lo stesso server con altri siti. Ciò significa che le risorse del server, come la CPU, la RAM e la larghezza di banda, vengono divise tra tutti gli “ospitati” sul server. L’hosting condiviso è generalmente la tipologia più economica, ma potrebbe non essere la scelta migliore per i siti web ad alto traffico o che richiedono prestazioni elevate;
  2. Hosting dedicato. In questo caso un intero server viene assegnato a un singolo sito web. Ciò significa che tutte le risorse hardware del server di cui nel punto 1., sono a disposizione esclusiva di quel determinato sito. L’hosting dedicato può offrire prestazioni elevate, maggiore sicurezza e maggiore controllo, ma è anche più costoso rispetto ad altre opzioni;
  3. Virtual Private Server. Il VPS è un tipo di hosting che simula un server dedicato all’interno di un server condiviso. In pratica, il VPS suddivide il server in diverse parti, ognuna delle quali funge da server virtuale autonomo. Ogni VPS ha le proprie risorse hardware e l’utente ha controllo completo sul proprio ambiente. Una buona scelta per siti ad alto traffico che richiedono più risorse rispetto all’hosting condiviso, ma non richiedono un server dedicato;
  4. Hosting cloud. Utilizza una rete di server connessi tra loro per ospitare i siti web. Ciò significa che ogni singolo sito viene ospitato su più server contemporaneamente. Questa soluzione offre maggiore flessibilità, scalabilità e disponibilità rispetto ad altre forme di hosting. È una buona scelta per i siti con picchi di traffico imprevedibili o che richiedono alta disponibilità e scalabilità.

Dominio

Come scegliere il provider adatto alle tue esigenze.

La scelta del provider di hosting dipende dalle specifiche necessità tue e del tuo sito aziendale. Ma quali sono i fattori più importanti da considerare nella scelta? Vediamoli insieme:

  1. Tipo di hosting. Determinare quale tipo di hosting è necessario (vedi paragrafo precedente) in base alle esigenze del sito web e alla quantità di traffico prevista;
  2. Affidabilità. Verificare che il provider offra un uptime garantito del 99,9% e che disponga di un supporto tecnico affidabile per affrontare eventuali problemi;
  3. Prestazioni. Assicurarsi che il provider di hosting offra prestazioni veloci e affidabili, utilizzando server ad alta velocità e connessioni internet veloci;
  4. Sicurezza. Verificare che l’hosting offra misure di sicurezza per proteggere il sito da attacchi informatici, hacker e virus;
  5. Scalabilità. Verificare che offra anche la possibilità di aggiornare il piano di hosting a seconda delle mutevoli esigenze nel tempo;
  6. Prezzo. Confrontare sempre i prezzi tra le diverse soluzioni, soppesandone il rapporto qualità-prezzo.

Conclusione.

Come sarà ormai evidente, dominio e hosting sono due cose completamente diverse, certamente legate tra loro (ed è per questo che spesso vengono confuse), ma molto differenti. In sintesi, il dominio è l’indirizzo web del sito, mentre l’hosting si riferisce alla locazione su un server. Senza un dominio, il sito non sarebbe accessibile su internet, mentre senza l’hosting non avrebbe un luogo in cui risiedere e non sarebbe disponibile.

Per la gestione dell’hosting e del dominio per il loro sito web, molte aziende si affidano a professionisti del settore. Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, da anni si occupa della realizzazione di siti web e della loro gestione, dall’acquisto del dominio, allocato su server di proprietà, alla consegna del sito pronto per la messa online, effettuando poi, nel corso degli anni, la necessaria manutenzione e tutti gli aggiornamenti necessari a garantirne il corretto funzionamento e performance eccellenti. Contattaci e richiedi subito una consulenza gratuita per la realizzazione o la manutenzione del tuo sito web aziendale!