Google Analytics 4 e il monitoraggio delle performance del tuo sito web

In un’epoca dove la presenza digitale è fondamentale, capire e ottimizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web è essenziale. In questo senso, ci viene incontro il colosso del web Google, che mette a disposizione degli utenti un’utilissima piattaforma di analisi chiamata – ovviamente – Google Analytics 4 (GA4).

Nel mercato italiano, Google è sicuramente il principale e più utilizzato motore di ricerca, interrogato ogni giorno migliaia e migliaia di volte. Per questo motivo GA4 è uno strumento così utile! Analytics mette infatti a disposizione degli utenti strumenti avanzati per tracciare, analizzare e interpretare i dati del traffico web in modi precedentemente inimmaginabili.

In questo articolo ti spiegheremo quali sono le potenzialità e l’utilità di Google Analytics e quando è importante saperlo utilizzare al meglio, per migliorare le prestazioni del proprio sito web.

Che cos’è Google Analytics 4?

GA4 è la più recente evoluzione nel portfolio di strumenti di analisi di Google. A differenza delle sue versioni precedenti, GA4 si orienta verso un approccio basato su eventi e sessioni. In questo modo è in grado di offrire una comprensione più dettagliata e versatile del comportamento degli utenti, sul proprio sito web.

Questa nuova versione traccia i dati classici come le visualizzazioni di pagina, ma permette anche di monitorare interazioni più complesse e personalizzate. Oggi, infatti, è possibile riconoscere azioni come gli scroll, i download di file, e molto altro ancora. Queste funzionalità rendono Google Analytics 4 uno strumento indispensabile per chiunque voglia ottenere una visione completa e quotidianamente aggiornata del proprio sito web.

Perché passare a GA4?

Il passaggio a GA4 è cruciale per stare al passo con le esigenze del monitoraggio moderno. Questa versione, con la sua enfasi sul tracking avanzato degli eventi, offre una flessibilità e una profondità di analisi ineguagliate. L’integrazione con altre piattaforme Google, come Google Ads, e la capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale per prevedere tendenze future e comportamenti degli utenti, rendono GA4 un potente alleato nella strategia digitale di qualsiasi azienda. Il suo design centrato sulla privacy si adatta inoltre alle crescenti preoccupazioni globali riguardo la sicurezza dei dati degli utenti.

Come configurare Google Analytics 4.

Configurare Google Analytics 4 non è difficile, ma richiede attenzione. Innanzitutto, devi creare un nuovo account GA4 all’interno del tuo Google Analytics e configurare i parametri di tracciamento in base alle esigenze specifiche del tuo sito web. È possibile importare le configurazioni dalla tua vecchia versione, ma è importante considerare le nuove funzionalità e le opportunità di tracciamento offerte dalla nuova piattaforma. Se non sei pratico degli strumenti Google, il nostro consiglio è di farti aiutare da un esperto in materia: GA4 può risultare fondamentale per il tuo business online ed è gratuito! Perché dovresti perdere l’occasione di sfruttarla al meglio?

Google Analytics

Caratteristiche principali di Google Analytics 4.

Google Analytics 4 offre agli utenti una gamma di funzionalità potenti e innovative, vediamone le più importanti!

Google Analytics 4 e l’approccio basato sugli eventi.

A differenza delle versioni precedenti che si basavano principalmente sulle sessioni e le pagine viste, GA4 adotta un modello basato sugli eventi. Questo significa che ogni interazione dell’utente con il sito viene registrata come un evento. Questo spostamento di focus consente una maggiore flessibilità e dettaglio nell’analisi del comportamento degli utenti. Gli eventi possono includere azioni come clic, scroll della pagina, visualizzazioni di video, e molto altro, offrendo una visione più completa dell’esperienza sul tuo sito web.

Integrazione di machine learning e AI.

GA4 sfrutta intensamente il machine learning e l’intelligenza artificiale per offrire insights più profondi e predire tendenze future. Questa tecnologia è in grado di identificare automaticamente tendenze significative nei dati, come un aumento delle conversioni o un cambiamento nei comportamenti degli utenti. È quindi in grado di fornirti informazioni preziose, che potrebbero non essere evidenti all’analisi umana.

Flessibilità e personalizzazione dei report.

GA4 offre una maggiore flessibilità nella creazione di report personalizzati. Potrai quindi creare rapporti su misura per le tue specifiche esigenze, scegliendo gli eventi, le metriche e le dimensioni che sono più rilevanti per la tua attività. Questa personalizzazione consente ad ogni analista di concentrarsi sugli aspetti più critici delle prestazioni del sito web.

Orientamento alla privacy e alla conformità normativa.

In risposta alle crescenti preoccupazioni globali sulla privacy dei dati, GA4 pone un’enfasi significativa sul rispetto della privacy degli utenti. Include funzionalità che aiutano a garantire la conformità con le normative sulla privacy come il GDPR e il CCPA. Comprendendo anche la gestione dei consensi, la raccolta di dati anonimizzati e la limitazione della conservazione dei dati.

Integrazione tra Google Analytics 4 e altre piattaforme Google.

GA4 si integra senza problemi con altre piattaforme e servizi di Google, come Google Ads, Google Marketing Platform e YouTube. Ti permetterà quindi di combinare e analizzare i dati provenienti da differenti aree del tuo ecosistema, offrendoti una visione più ampia dell’efficacia delle tue campagne di marketing e delle performance del tuo sito.

Analisi del percorso utente migliorata.

Con GA4, potrai tracciare il percorso completo di un cliente attraverso il sito, dalla prima interazione fino alla conversione. Questo ti permette di comprendere meglio il suo viaggio fino all’acquisto e, soprattutto, ad identificare punti di forza e di debolezza del tuo funnel di conversione.

Google Analytics

Migliori pratiche per l’uso di Google Analytics 4.

L’adozione di Google Analytics 4 richiede un approccio strategico per massimizzarne i benefici. Le seguenti sono alcune delle migliori pratiche per utilizzare GA4 efficacemente, garantendo che i dati raccolti siano utili, accurati e significativi.

1) Imposta obiettivi chiari e misurabili.

Prima di immergerti in GA4, è fondamentale stabilire obiettivi chiari e misurabili. Possono essere vari e molto diversi tra loro: ad esempio l’aumento delle vendite, il miglioramento del coinvolgimento degli utenti, la riduzione del tasso di rimbalzo, ecc. Avere obiettivi specifici ti aiuterà a concentrarti sulle metriche più rilevanti e a interpretare i dati in modo più efficace.

2) Configurazione attenta dell’account Google Analytics 4.

Come si diceva quale paragrafo prima, una configurazione accurata dell’account è essenziale. Assicurati di configurare (o farti configurare) correttamente le proprietà di tracciamento, gli eventi personalizzati e le dimensioni utente. Ogni errore può portare a dati inaccurati o fuorvianti. In ogni caso, Google Analytics 4 ti mette a disposizione una funzione di configurazione guidata per semplificarti il processo.

3) Utilizza il tracciamento basato sugli eventi.

GA4, come abbiamo ampiamente detto, si basa fortemente sul tracciamento degli eventi. Approfitta di questa funzionalità per monitorare azioni specifiche sul tuo sito, come clic su pulsanti, visualizzazioni di video, e interazioni con il contenuto. Rifletti attentamente su quali comportamenti ti interessa conoscere e personalizza gli eventi per adattarli alle tue esigenze specifiche.

4) Esplora e sfrutta l’intelligenza artificiale e il machine learning.

GA4 integra l’AI e il machine learning per fornire insights preziosi. Utilizza questi strumenti per identificare pattern nascosti, tendenze, e per ricevere suggerimenti automatici su come migliorare le prestazioni del tuo sito.

5) Sfrutta la segmentazione avanzata di Google Analytics 4.

Utilizza la segmentazione avanzata per dividere i dati in gruppi specifici. Questo ti permette di analizzare il comportamento di segmenti di utenti distinti, come quelli provenienti da diverse fonti di traffico, dispositivi o aree geografiche.

6) Conduci analisi regolari e aggiornamenti.

GA4 è in continua evoluzione. Conduci analisi regolari per rimanere aggiornato sulle nuove funzionalità e sull’efficacia delle tue strategie. Aggiorna periodicamente le tue configurazioni per garantire che rispecchino le esigenze in evoluzione del tuo business.

Conclusioni.

Google Analytics 4 rappresenta un salto qualitativo nel mondo dell’analisi dei dati web. Con la sua interfaccia intuitiva, le potenti funzionalità e la sua capacità di adattarsi alle moderne esigenze di privacy, GA4 è lo strumento ideale per chiunque voglia comprendere e migliorare le performance del proprio sito web.

In questa nuova era dell’analisi dei dati hai opportunità senza precedenti per ottimizzare la tua presenza online e guidare il tuo sito verso nuovi livelli di successo. Per questo motivo, ti consigliamo di affidarti ad un’agenzia di professionisti come Naytes, che sappia guidarti nelle scelte, nelle analisi e nelle implementazioni della tua strategia digitale, sul tuo sito web e non solo!

Real Time Marketing: perché è un ottimo alleato per la tua comunicazione

Negli ultimi anni avrai sicuramente sentito parlare, o meglio ancora, avrai assistito ad attività di Real Time Marketing. Si tratta di una delle tante strategie di comunicazione adottate dalle aziende e può essere definito come un approccio al mercato che fa leva sulla capacità dell’impresa di essere reattiva agli stimoli esterni. In altre parole, è un metodo che sfrutta i “trending topics” o “temi caldi” del momento e crea di conseguenza contenuti istantanei.

Come ogni altra strategia, anche il Real Time Marketing ha le sue regole, i suoi pro e i suoi contro, che oltre che alcune accortezze da prendere affinché funzioni nel modo migliore. Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere per realizzare dei contenuti in tempo reale, mirati ed efficaci.

Quando fare Real Time Marketing.

Per cominciare, vediamo le principali occasioni in cui è consigliabile mettere in atto questa strategia. Sono due le variabili da tenere in considerazione, ovvero:

  1. La possibilità di prevedere l’evento;
  2. L’attitudine proattiva o reattiva dell’azienda.

Tenendo conto di queste due dimensioni, possiamo individuare alcune situazioni in cui il Real Time Marketing può essere un’ottima strategia per la tua azienda.

Eventi prevedibili.

Nel caso in cui l’evento sia altamente prevedibile, l’azienda può decidere di agire in maniera proattiva, preparando dei contenuti in anticipo. A questo punto si dovrà solo aspettare il momento in cui si manifestino le condizioni adatte per condividere i detti contenuti. Si può trattare di contenuti legati a giorni di festività, ricorrenze importanti oppure anche in relazione alla stagionalità. Alternativamente l’impresa può assumere un comportamento reattivo, ad esempio, suggerendo agli utenti acquisti simili a quelli appena effettuati e questo è possibile grazie ai sistemi di monitoraggio sempre più efficienti ed efficaci.

Eventi non prevedibili.

È però nel momento in cui gli eventi non sono prevedibili, che si realizzano i casi di Real Time Marketing più interessanti. Infatti, questo tipo di situazioni richiede una risposta reattiva da parte dell’azienda, la quale deve sapere intercettare e sfruttare la viralità di notizie, avvenimenti e tendenze recenti, in modo da creare contenuti perfettamente in linea con l’attualità.

Case Study.

Un celebre esempio è la pubblicità di Barilla del 2014 in cui sotto la scritta “Bentornati a casa” compaiono 11 maccheroni in fila di cui uno morsicato: è un chiaro riferimento alla nazionale di calcio italiana di ritorno dai mondiali, in particolare al difensore Giorgio Chiellini, che durante l’ultima partita dei mondiali – che sancì l’eliminazione dell’Italia – venne morso da Suarez, attaccante della squadra avversaria.

L’avvenimento, totalmente imprevedibile, ebbe una diffusione vastissima, sia sulle fonti di informazioni più autorevoli che sui social, e Barilla è solo una delle tante aziende che approfittò dell’occasione.

Real Time

Qualche consiglio per non sbagliare.

A questo punto, vediamo alcuni consigli utili per sapersi destreggiare al meglio con il Real Time Marketing.

Tempestività.

La prima cosa fondamentale da fare è tenersi costantemente aggiornati, non solo tramite le testate giornalistiche, ma anche attraverso i social, e in particolare è utile anche prestare attenzione all’universo dei meme (immagini ironiche che vivono su eventi recenti o su situazioni entrate nella cultura popolare del paese) che possono aiutare a cogliere la potenziale viralità di un avvenimento. È necessario poi essere veloci e reattivi, sia nell’intercettazione delle notizie e dei trend, sia nella creazione dei contenuti. Essere i primi a proporre un certo tipo di contenuto è fondamentale per riuscire ad ottenere un maggiore impatto sugli utenti!

Coerenza & buon gusto.

Un altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza. Il Real Time Marketing può essere molto vantaggioso, ma va utilizzato solo se c’è una reale attinenza tra l’evento in questione e il brand. Al contrario, corri il rischio di provocare un effetto opposto a quello desiderato. Inoltre, bisogna anche avere la sensibilità di capire quando è giusto o meno far leva su un determinato avvenimento. Volendo citare un caso di scarsa attenzione, l’azienda Groupalia, nel 2012, a poche ore dal terremoto in Emilia, ha postato un tweet il cui testo diceva “Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!”. Si tratta chiaramente di una scelta di cattivo gusto, che dimostra come non tutti i temi sono adatti.

Piano editoriale.

È utile, infine, impostare in anticipo un piano editoriale generale con le date più rilevanti per strutturare la comunicazione dell’azienda. Ad esempio, il marketing manager di Durex, brand molto abile nell’instant marketing, in un’intervista dice che alcune date fondamentali per la sua azienda possono essere la giornata contro l’omofobia o contro l’AIDS. Chiaramente il piano editoriale deve essere flessibile per poter inserire, quando si presentano, i contenuti realizzati in tempo reale che non possono essere previsti in anticipo.

Real Time

I vantaggi del Real Time Marketing.

Questo tipo di strategia di marketing, oltre a catturare l’attenzione e creare interesse intorno a sé, può portare anche tanti altri vantaggi alla tua azienda.

Innanzitutto, è un ottimo mezzo per aumentare la brand awareness. Il Real Time Marketing permette di creare contenuti spesso dal tono fresco e divertente, capaci di raggiungere un’alta viralità e rendere quindi il tuo brand molto più riconosciuto. Di conseguenza diventa anche più facile attrarre nuovi clienti e fidelizzare quelli già esistenti.

Creare questo tipo di contenuti sarà anche motivo di differenziazione per la tua azienda. Saper reagire in modo reattivo agli stimoli esterni farà emergere il tuo brand, rendendolo capace e attento, rispetto ai competitor, agli occhi del consumatore. Dunque, il tuo target di riferimento avrà una miglior percezione dell’azienda, la quale potrà trasmettere i suoi valori, scegliendo accuratamente gli episodi e i trend da associare alla propria comunicazione.

Inoltre, una volta affinata la capacità di scovare e approfittare delle giuste occasioni, potrai mettere in evidenza il vantaggio competitivo che appartiene alla tua impresa. Il beneficio principale, in questo caso, è di riuscire a farlo in modo frizzante e leggero, senza darlo troppo a vedere, ma lasciando comunque il segno.

Un ulteriore vantaggio lo possiamo trovare nel rapporto che si crea con gli utenti. Il Real Time Marketing, infatti, è una strategia di comunicazione molto coinvolgente, che solitamente genera un alto numero di interazioni, le quali ti permetteranno di raccogliere informazioni sul tuo pubblico. Like, commenti e condivisioni sono fondamentali per conoscere i gusti e i bisogni dei potenziali clienti. In questo modo potrai realizzare prodotti e campagne marketing su misura per loro.

Come fare Real Time Marketing.

Da quanto detto finora, emerge chiaramente che il Real Time Marketing è una strategia di comunicazione che vale la pena di essere approfondita e adoperata. È un modo di comunicare attraente sia per chi ne fa uso, sia per chi ne è spettatore. Questo grazie al suo carattere brillante, a volte anche irriverente, e soprattutto per la connessione che instaura con gli avvenimenti dell’attualità, che lo rende intuitivo e fruibile da parte di tutti.

Tuttavia, come abbiamo già sottolineato, bisogna avere le giuste attenzioni prima di decidere realizzare questo genere di contenuti. Un solo post sbagliato, che tocca un argomento troppo delicato, potrebbero rovinare irrimediabilmente l’immagine dell’azienda. È per questo che ti consigliamo di rivolgerti ad un’agenzia di comunicazione e marketing esperta come Naytes, che da anni aiuta i propri clienti a gestire tutto ciò che riguarda la propria immagine e comunicazione.

I primi passi verso il tuo sito web: cosa sono dominio e hosting?

Al giorno d’oggi, per ogni azienda, avere una presenza forte e ben riconoscibile sul web è fondamentale. La comunicazione digitale e il modo di porsi nei confronti dei clienti e potenziali tali sono aspetti importantissimi per ogni brand. Uno dei primi passi per affermarsi online, è quello di realizzare un sito web di alta qualità, che sappia esprimere l’identità e i valori del brand, ma che sappia anche presentare i prodotti e servizi offerti, al target di pubblico corretto. Il sito aziendale è la vetrina digitale dell’attività, a tutti gli effetti analoga alle più tradizionali vetrine su strada nel mondo “reale”. Tra le primissime decisioni da prendere per creare un sito web da zero riguardano il dominio e l’hosting.

Ma cosa sono esattamente? Quali sono i concetti che stanno alle spalle di dominio e hosting? E quali sono le differenze tra i due? In questo articolo, spiegheremo in dettaglio che cosa sono il dominio e l’hosting, come funzionano e come gestirli.

Cos’è un dominio e come funziona?

Un dominio è un nome univoco che identifica un sito web su internet. Il dominio consente agli utenti di accedere al sito utilizzando un nome facile da ricordare, invece di dover utilizzare un complesso indirizzo IP numerico, molto difficile da poter memorizzare, soprattutto perché, mediamente, navighiamo decine di siti differenti ogni giorno.

Il dominio è composto da due parti principali: il nome di dominio e l’estensione di dominio. Ad esempio, in “naytes.it”, “naytes” è il nome e “.it” è l’estensione. Quando si digita un nome di dominio nel browser (come Chrome, Safari, Mozilla ecc…), il computer utilizza il sistema dei DNS (nomi di dominio, appunto) per tradurre il nome nell’indirizzo IP numerico del server web corrispondente, che viene quindi utilizzato per recuperare, in questo caso, naytes.it, dal server in cui è allocato.

Registrazione del dominio.

La registrazione del dominio è il processo mediante il quale si acquisisce il diritto esclusivo di utilizzare un nome sul web. Il primo passo è, ovviamente, scegliere un nome che sia disponibile, ossia che non sia già utilizzato da terzi. Successivamente, sarà la volta dell’identificazione dell’estensione desiderata. E, per chiudere, la presentazione di tutte le necessarie informazioni di registrazione, come avviene per ogni acquisto online.

I prezzi per la registrazione di un dominio possono variare a seconda dell’estensione, della durata della registrazione e del provider scelto. In generale, i prezzi annuali per la registrazione di dominio vanno da pochi euro per le estensioni più comuni come .com, .org e .net, a qualche centinaio di euro per altre più specifiche come .luxury, .vip o .estate.

Dominio

Il servizio di hosting.

L’hosting è il servizio che consente di pubblicare un sito web su internet, rendendolo accessibile ai visitatori. L’hosting prevede l’utilizzo di server web (= computer ad alte prestazioni che ospitano i file del sito web e li rendono disponibili al pubblico attraverso una connessione internet ad alta velocità). Gli utenti possono scegliere tra diversi tipi di hosting, tra le soluzioni più comuni troviamo l’hosting “condiviso”, “dedicato”, “VPS” (Virtual Private Server) e “cloud”.

Tipi di hosting: condiviso, dedicato, VPS, cloud.

Esistono quindi diversi tipi di hosting tra cui scegliere, ciascuno con le proprie caratteristiche e vantaggi. Di seguito sono riportati i quattro tipi di hosting più comuni:

  1. Hosting condiviso. Questo tipo di hosting prevede che un sito web condivida lo stesso server con altri siti. Ciò significa che le risorse del server, come la CPU, la RAM e la larghezza di banda, vengono divise tra tutti gli “ospitati” sul server. L’hosting condiviso è generalmente la tipologia più economica, ma potrebbe non essere la scelta migliore per i siti web ad alto traffico o che richiedono prestazioni elevate;
  2. Hosting dedicato. In questo caso un intero server viene assegnato a un singolo sito web. Ciò significa che tutte le risorse hardware del server di cui nel punto 1., sono a disposizione esclusiva di quel determinato sito. L’hosting dedicato può offrire prestazioni elevate, maggiore sicurezza e maggiore controllo, ma è anche più costoso rispetto ad altre opzioni;
  3. Virtual Private Server. Il VPS è un tipo di hosting che simula un server dedicato all’interno di un server condiviso. In pratica, il VPS suddivide il server in diverse parti, ognuna delle quali funge da server virtuale autonomo. Ogni VPS ha le proprie risorse hardware e l’utente ha controllo completo sul proprio ambiente. Una buona scelta per siti ad alto traffico che richiedono più risorse rispetto all’hosting condiviso, ma non richiedono un server dedicato;
  4. Hosting cloud. Utilizza una rete di server connessi tra loro per ospitare i siti web. Ciò significa che ogni singolo sito viene ospitato su più server contemporaneamente. Questa soluzione offre maggiore flessibilità, scalabilità e disponibilità rispetto ad altre forme di hosting. È una buona scelta per i siti con picchi di traffico imprevedibili o che richiedono alta disponibilità e scalabilità.

Dominio

Come scegliere il provider adatto alle tue esigenze.

La scelta del provider di hosting dipende dalle specifiche necessità tue e del tuo sito aziendale. Ma quali sono i fattori più importanti da considerare nella scelta? Vediamoli insieme:

  1. Tipo di hosting. Determinare quale tipo di hosting è necessario (vedi paragrafo precedente) in base alle esigenze del sito web e alla quantità di traffico prevista;
  2. Affidabilità. Verificare che il provider offra un uptime garantito del 99,9% e che disponga di un supporto tecnico affidabile per affrontare eventuali problemi;
  3. Prestazioni. Assicurarsi che il provider di hosting offra prestazioni veloci e affidabili, utilizzando server ad alta velocità e connessioni internet veloci;
  4. Sicurezza. Verificare che l’hosting offra misure di sicurezza per proteggere il sito da attacchi informatici, hacker e virus;
  5. Scalabilità. Verificare che offra anche la possibilità di aggiornare il piano di hosting a seconda delle mutevoli esigenze nel tempo;
  6. Prezzo. Confrontare sempre i prezzi tra le diverse soluzioni, soppesandone il rapporto qualità-prezzo.

Conclusione.

Come sarà ormai evidente, dominio e hosting sono due cose completamente diverse, certamente legate tra loro (ed è per questo che spesso vengono confuse), ma molto differenti. In sintesi, il dominio è l’indirizzo web del sito, mentre l’hosting si riferisce alla locazione su un server. Senza un dominio, il sito non sarebbe accessibile su internet, mentre senza l’hosting non avrebbe un luogo in cui risiedere e non sarebbe disponibile.

Per la gestione dell’hosting e del dominio per il loro sito web, molte aziende si affidano a professionisti del settore. Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, da anni si occupa della realizzazione di siti web e della loro gestione, dall’acquisto del dominio, allocato su server di proprietà, alla consegna del sito pronto per la messa online, effettuando poi, nel corso degli anni, la necessaria manutenzione e tutti gli aggiornamenti necessari a garantirne il corretto funzionamento e performance eccellenti. Contattaci e richiedi subito una consulenza gratuita per la realizzazione o la manutenzione del tuo sito web aziendale!

Come comunicare con i propri clienti tramite l’email marketing

Il mondo del web e i sistemi digitali permettono ad aziende e liberi professionisti di comunicare con i propri clienti in moltissimi modi differenti. Qualcuno sfrutta le funzionalità offerte dal proprio sito internet, molti si affidano ai canali social, altri ancora alle sponsorizzate e agli strumenti offerti da Google… Oggi parliamo invece dell’email marketing, di come strutturarlo e sfruttarlo al meglio. Se non hai mai sfruttato questa strategia, leggi questo articolo con attenzione, perché l’email marketing ti potrebbe portare a grandi soddisfazioni.

In ogni settore, comunicare con il proprio pubblico target è ormai imprescindibile, con due diversi obiettivi. Da una parte nel tentativo ingaggiare sempre nuovi potenziali acquirenti; dall’altra, quella di cui oggi ci occuperemo, punta a mantenere aperto e attivo il canale di comunicazione con chi già è entrato in contatto con la propria realtà. Una delle best practice del marketing moderno, infatti, è quella di fidelizzare il cliente, ossia di creare con lui un legame di fiducia duraturo nel tempo. Il fine a cui dovrai tendere è quello di “tenerlo legato” al tuo brand, affinché continui a fruire dei servizi che proponi e a comprare i prodotti che offri.

In questo senso, l’email marketing è una delle strategie di comunicazione più dirette in assoluto, perché raggiunge la casella di posta elettronica dell’utente, senza filtro alcuno. Procedendo nella lettura scoprirai tutti i segreti di questo metodo e come un’agenzia specializzata in comunicazione e marketing come Naytes possa aiutarti a sfruttarne tutte le potenzialità.

Cos’è l’email marketing?

È primariamente una tecnica di comunicazione diretta, che sfrutta i messaggi di posta elettronica per mantenere vivo il rapporto con un utente e ottenere vantaggi in termini di conversioni, se non addirittura di vendite. Si basa sull’invio massivo di email – spesso tramite un software automatizzato – ad un database di nominativi che, in un modo o nell’altro, sono entrati in contatto con la tua azienda. Ed è proprio questo, come ti spiegheremo di seguito, la forza di questa strategia di web marketing.

L’email marketing è un’attività che può essere sfruttata in molti modi differenti. Nasce però con fini promozionali, come mezzo per pubblicizzare i propri prodotti e servizi. Oggi, come anticipato, è utilizzata anche per fidelizzare e riattivare clienti.

Affinché l’email marketing porti i risultati sperati è ovviamente necessario possedere una database clienti ben popolato ed aggiornato. Per ogni contatto registrato, infatti, è come minimo necessario che tu ne conosca il nome&cognome e l’email. Un plus, in questo senso, sarebbe anche averne annotato i comportamenti e lo storico degli acquisti.

Le principali tipologie di email marketing.

Come già anticipato, rispetto alla sua nascita, l’email marketing ha subito notevoli evoluzioni. Oggigiorno esistono diverse soluzioni e tecniche, utili a raggiungere obiettivi differenti e a soddisfare esigenze specifiche.

Ecco le principali tipologie di email marketing:

  • Direct Email Marketing (DEM): mail pubblicitarie dai contenuti personalizzati che vengono inviate al fine di promuovere prodotti e/o servizi;
  • Email marketing automation: è un sistema di invio automatizzato di mail, sulla base di programmi e meccanismi specifici. Nella maggioranza dei casi, l’invio di un nuovo contenuto è legato ad una determinata azione compiuta dal singolo utente. È il classico invio di una mail di benvenuto ad un nuovo utente registrato sul sito aziendale o di ringraziamento dopo un acquisto online;
  • Newsletter: usata soprattutto per informare o per fare lead nurturing, ossia per “nutrire” il contatto con aggiornamenti e novità interessanti. Se la DEM punta alla vendita, la newsletter ne è la versione utile-informativa.

Email marketing

Come fare email marketing?

Avvertenze, prima di iniziare.

Quando si decide di fare email marketing è fondamentale programmare con attenzione tutta la strategia e i vari touch point in cui effettuare l’invio al determinato contatto. Quando si programma questa attività, infatti, è fondamentale tener presente che l’utente medio è più o meno raggiunto da una gran quantità di informazioni veicolate tramite mail, molte delle quali non verranno neanche aperte. Pertanto è fondamentale studiare nel dettaglio ciò che un utente può percepire come importante, affinché decida di leggere il tuo contenuto, tra tra i tanti ricevuti.

Il grande rischio dell’email marketing è quello di essere percepiti come “spam”. Per questo la programmazione e lo studio dei contenuti è fondamentale! Le persone non vogliono essere disturbate, soprattutto in un “luogo personale”, come la casella mail. Il rischio che l’utente chieda di essere cancellato dal database, infatti, è sempre dietro l’angolo.

Popolare il database clienti.

Necessario affinché una strategia di email marketing funzioni e ti porti i risultati che desideri, è possedere e mantenere aggiornato il tuo database clienti. In questo senso, dunque, parallelamente all’email marketing, è molto importante strutturare un’attività di lead generation, che comprenda l’utilizzo di un lead magnet.

La lead generation, infatti, altro non è che l’insieme di tutte le tecniche di marketing pensate per portare l’utente ad entrare in contatto con la tua azienda. L’obiettivo finale è quello di accompagnare il potenziale cliente a lasciarti i propri dati, che andranno proprio a popolare il tuo database. E con l’obiettivo di ingaggiare sempre più persone, viene spesso offerto, in cambio dell’indirizzo mail, un contenuto informativo di altissima qualità e utilità per l’utente, il quale viene appunto definito “lead magnet”. Proprio come un magnete, questo elemento, promettendo al lead un benefit reale, attrae gli utenti verso la tua azienda.

Calendario editoriale e content marketing.

Siamo nel vivo della fase di programmazione dell’intera strategia di email marketing. E non lo negheremo, le scelte fatte durante questa attività possono influenzare fortemente il successo (almeno iniziale) della tua comunicazione. Perché sarà sul calendario editoriale e sui contenuti che si giocherà la partita dell’email marketing. Data l’importanza di questo step, ti lasciamo i link ad un paio di articoli che ti saranno sicuramente molto utili:

Scegliere il software di email marketing automation.

Dopo aver strutturato tutta la strategia e il piano editoriale dell’attività di email marketing, entriamo in una fase più operativa: quella della scelta del software più adatto alle tue esigenze. Sul mercato esistono molti e differenti programmi di automation veramente validi, con automatismi e strumenti di analisi approfonditi e performanti.

Probabilmente non ne esiste uno migliore a priori: tutto dipende dalla tua strategia, dal settore in cui operi e dagli obiettivi che ti poni.

Oggetto, messaggio e visual.

Dopo aver evaso i punti precedenti, sei arrivato al momento di realizzare la tua prima mail, da inviare al tuo database clienti. Prima di entrare nel merito, una doverosa premessa: l’utente medio preferisce ricevere mail personalizzate, nelle quali è evidente che lo conosci e ti stai interessando a lui. Di conseguenza, ricordati di stratificare la lista dei contatti, segmentandola per interessi e necessità, proponendo ad ogni categoria contenuti specifici e ad ogni utente un testo diretto a lui. In questo modo la tua attività di email marketing sarà notevolmente più efficace.

Affinché abbia successo, una mail deve essere aperta e letta. Un parametro fondamentale per analizzare le performance della tua strategia, dunque è il cosiddetto “open rate”. Relativamente ai contenuti della mail, per mantenere alto questo dato, avremo bisogno di:

  • Un oggetto rapido, impattante ed efficace, che colpisca l’utente con poche (5-12) parole semplici e lontane dalle keyword più sospette o ai termini vicini allo spam;
  • Un corpo del messaggio diretto e sorprendente, che porti l’utente a cliccare per ottenere un beneficio o per approfondire lo spunto dato;
  • Contenuti visual che aiutino l’utente a ricordare i punti focali della mail: l’azienda che ha inviato il contenuto, il tipo di offerta o comunicazione che propone e il beneficio che può ottenere seguendo le indicazioni riportare nella mail stessa.

Email marketing

Monitorare i risultati.

Come in ogni campagna di marketing, una fase fondamentale dopo quella operativa, è il momento dell’analisi dei risultati. Nessuna strategia può dirsi veramente efficace se non si confronta con i risultati raggiunti e, ovviamente, se non soddisfa gli obiettivi fissati. Dunque, non dimenticarti mai di dedicare il giusto e necessario tempo all’analisi dei dati di ritorno di ogni campagna di email marketing.

Ottimizzare il database utenti.

Il database utenti è un essere vivo ed in continua evoluzione. Oltre ad ampliarlo costantemente con campagne di lead generation, infatti, va anche curato, ottimizzato e, se necessario, potato dei rami secchi. Già dopo il primo invio, e così dopo ogni email spedita, sarà necessario dedicare al database clienti tutto il tempo necessario per renderlo sempre meglio strutturato, segmentato e performante. Ad esempio, una delle prime cose da fare è quella di eliminare tutte le mail non più attive.

Aumentare l’email marketing open rate.

Una lista contatti di qualità, è sicuramente già un’ottima base su cui strutturare l’attività di email marketing, ma non è sufficiente! L’open rate delle tue mail, infatti, può sempre migliorare: l’obiettivo è aumentare costantemente la percentuale di persone che leggono le tue comunicazioni. Ecco alcuni consigli di cui verificare l’utilità, dopo aver testato l’efficacia delle prime mail inviate:

  • Prova ad accorciare l’oggetto a 6-10 parole;
  • Effettua l’invio durante la giornata lavorativa e testa diversi orari: spesso nelle ore dopo pranzo l’open rate è maggiore, ma non per tutti potrebbe essere così;
  • Personalizza il copy dell’oggetto con il nome del lettore;
  • Ottimizza il nome mittente: le persone si fidano di più di chi gli è familiare ed immediatamente riconoscibile;
  • Rendi perfette le tue mail anche e soprattutto per i dispositivi mobile;
  • Usa foto di persone reali all’interno della tua comunicazione.

 

Come puoi ben comprendere, l’attività di email marketing è molto più complessa del semplice invio multiplo di una mail, ma può anche portare a risultati veramente sorprendenti! Per questo motivo, il nostro consiglio è quello di affidarti ad esperti del settore come Naytes, che grazie al lavoro di professionisti nei vari campi necessari a strutturare una strategia di email marketing, potrà far crescere il tuo business e aumentare le tue vendite!

Contattaci subito, ti stiamo aspettando!