Scopriamo il Social Selling e tutti i vantaggi che può offrire

Sai in che modo ottimizzare la tua presenza sui social network? Oggi ti spieghiamo perché farlo e come farlo attraverso la tecnica del Social Selling. Se non hai ancora implementato questa strategia di marketing, probabilmente è perché non conosci tutte le sue potenzialità e i vantaggi che può offrire alla tua azienda e al tuo brand.

È evidente a chiunque quanto i social network siano diventati parte integrante del processo decisionale di acquisto: vengono utilizzati per cercare informazioni riguardanti un prodotto o un servizio, per avere recensioni da altri utenti e per valutare un’azienda. È stato dimostrato che, soprattutto per gli acquisti B2C, il 94% degli utenti effettua ricerche online prima di concludere una compravendita e il 75% è influenzato dalla comunicazione aziendale sui social network. Sono, dunque, numeri molto importanti e non possono certamente essere ignorati. Ma come possono essere sfruttati? Come si può migliorare la propria presenza social sul web e attirare l’attenzione dei prospect?

Cos’è il Social Selling.

Partiamo spiegandoti cosa vuol dire fare Social Selling, che non ha nulla a che vedere con l’e-commerce o la vendita di prodotti online. Significa, infatti, utilizzare e sfruttare i social network per conoscere e ottenere informazioni sul proprio target, in modo tale da attirare l’attenzione dei potenziali clienti e migliorare le connessioni con loro. È un processo utile per interagire col proprio pubblico e instaurarci relazioni solide. Attraverso una comunicazione e condivisione costante, infatti, è possibile avvicinare i followers alla tua azienda e convincerli a completare il processo d’acquisto.

Quindi, in concreto, le attività svolte da un Social Seller sono:

  1. Avvicinare i prospect e i clienti;
  2. Interagire con loro;
  3. Pubblicare informazioni utili e contenuti che possano coinvolgerli.

Social Selling

Cosa non è il Social Selling.

È doveroso fare chiarezza sull’argomento, perché c’è ancora molta confusione a riguardo. Quando si parla di Social Selling non si intende pubblicare post pubblicitari sulle proprie piattaforme social e che parlino ad un pubblico vasto, ma al contrario si cerca di realizzare un marketing conversazionale: un dialogo One-to-One, non One-to-Many. Non deve essere considerata una strategia tramite la quale perseguitare i contatti cercando di vendergli prodotti con post autoreferenziali. Anzi, con una pianificazione corretta e scrupolosa saranno i clienti a trovarti e venire da te.

Fare Social Selling non vuol neanche dire aggiungere contatti senza criterio solo per far numero, ma deve essere inteso come un metodo per fortificare la propria presenza e per creare una relazione con i propri follower.

Le cinque ragioni per farlo.

Ma quali sono i vantaggi di cui potresti beneficiare mettendo in pratica questa strategia di marketing? Sicuramente, almeno in parte, avrai già compreso le motivazioni per iniziare a fare subito Social Selling sui social network, ma eccoti le più importanti:

  1. Si raggiunge un pubblico molto vasto. Sì, i social network sono un bacino infinito di utenti e possibili connessioni, quindi perché non sfruttarlo a proprio vantaggio? La tua azienda può giovare di nuove acquisizioni possibili solo tramite questi canali iperconnessi. Ma è fondamentale fare attenzione! Come ti abbiamo già accennato, è meglio non muovere passi senza una buona digital strategy e uno studio di quelle che sono le piattaforme più adatte al tuo brand;
  2. Genera traffico sul tuo sito. Grazie ad un buon lavoro di coinvolgimento e di interazione, il pubblico sarà più propenso a visitare il tuo sito web. Non va dimenticato che i social network sono pur sempre un’ottima bacheca pubblicitaria per la propria azienda e che il Social Selling, nonostante non utilizzi tecniche di sponsorizzazione dirette, mira a far crescere l’interesse nei confronti dei prodotti e servizi offerti;
  3. Permette di creare relazioni stabili coi clienti. Alla luce di quanto detto finora il Social Selling ha proprio lo scopo di catturare l’attenzione dei prospect e di instaurarci un rapporto solido, che possa trasformarli in clienti abituali e fedeli, ma anche di mantenere con loro un contatto costante e duraturo;
  4. Migliora la reputazione del tuo brand. Fornire ai tuoi follower dettagli e informazioni sui tuoi prodotti e servizi tramite post e contenuti, consente di aumentare la tua credibilità nel tuo ambito di riferimento e porterà il pubblico a riconoscere la tua esperienza;
  5. Fidelizza i clienti. Se riuscirai ad utilizzare sapientemente lo strumento del Social Selling, sarai sicuramente in grado di trasformare dei prospect in clienti fidelizzati.

Social Selling

Come fare Social Selling.

È evidente quanto un’attività di Social Selling possa fare per te e per il tuo brand. Forse, però, ti starai domandando come mettere in pratica questa tecnica di marketing e ottenere, quindi, il grosso vantaggio che promette, sia a livello di engagement che di vendite.

Per farlo dovrai attenerti a diversi step:

  1. Il primo passo per realizzare la strategia di Social Selling è quello di creare un account sulle piattaforme social che intendi utilizzare. Ricordati che costituirà il primo incontro tra la tua azienda e i tuoi potenziali clienti e, perciò, è importante che sia coerente con i tuoi valori e che rispecchi correttamente il brand;
  2. In secondo luogo, sarà necessario definire il pubblico target. È fondamentale sapere a chi rivolgersi proprio per capire come farlo: con quali mezzi, con che termini, ecc… Per identificare il tuo pubblico di riferimento ti basterà stabilire le tue buyer personas aziendali;
  3. Il terzo step è la comprensione delle esigenze del target. In questa fase è molto importante ascoltare il tuo pubblico: interessati alle necessità e ai problemi riscontrati dalla tua community e potrai instaurare un forte e duraturo legame con essa. Puoi utilizzare alcuni strumenti forniti dai diversi social network, come i sondaggi e le domande aperte;
  4. Una volta che avrai identificato i bisogni dei tuoi follower, dovrai creare contenuti di valore. Ovvero, pubblicare post interessanti che possano rispondere alle domande e ai dubbi, che contengano curiosità e che avvicinino al brand;
  5. Infine, l’ultimo passo è quello dell’incontro tra marketing e vendita. Perché questa fase riesca, è necessario che sia presente una collaborazione tra il social seller e il reparto marketing. Per poter convertire il tuo pubblico in clienti fidelizzati, deve esistere una strategia con dei chiari obiettivi aziendali, che coordini l’intero processo di Social Selling.

Devi sapere che mettere in pratica una strategia di marketing efficace non è affatto semplice! È necessario tenere in considerazione svariati elementi e l’aiuto di un esperto del settore è sempre consigliato. Fare affidamento su di un’agenzia di comunicazione come Naytes di Reggio Emilia, è la strada più facile per avere un corretto e rapido raggiungimento dei risultati appena raccontati!

SEO e SEM: quanto sono importanti per il tuo business?

Se stai cercando di far crescere il tuo business e aumentare la visibilità del tuo sito web e del tuo brand, è necessario tu conosca i principi di SEO e SEM. Questi due acronimi – che al loro interno comprendono un intero mondo – sono infatti due elementi fondamentali ed imprescindibili del digital marketing. SEO e SEM, che come vedremo tra poco, sono attività che vanno ad influenzare la tua presenza sul più utilizzato motore di ricerca in Italia – Google se te lo stessi chiedendo – e, dunque, sono in grado di migliorare largamente le tue prestazione online.

Andiamo quindi a definire cosa si intenda per SEO e SEM e quali le differenze tra le due, ma soprattutto quanto siano importanti per il tuo business.

Cos’è la SEO?

Tecnicamente SEO è l’acronimo di “Search Engine Optimization”, ossia l’arte di ottimizzare il proprio sito web – e i propri contenuti – per i motori di ricerca. La SEO, infatti, comprende tutte quelle attività che hanno lo scopo di aumentare le visite e l’indicizzazione organica del tuo sito, nelle SERP di Google.

SEO e SEM, ma cosa sono le SERP?

E a questo punto è necessario definire cosa siano le SERP, ossia le “Search Engine Result Page”. Si tratta, in breve, delle pagine di risultato che appaiono all’utente, ogni volta che interroga Google e lancia una ricerca. Ciò che il motore mostra all’utente, infatti, è un indice delle pagine di siti web che ritiene più autorevoli e pertinenti, che quindi meglio rispondono alla sua specifica richiesta. In poche parole, che meglio trattano l’argomento cercato tramite keyword.

Le attività di SEO.

Le attività di SEO, dunque, risultano fondamentali, perché permettono di aumentare la “considerazione” che Google ha del nostro sito. Più un contenuto è ben strutturato, migliore sarà il valore attribuitogli dal motore di ricerca, che lo inserirà più frequentemente nelle prime posizioni delle SERP, quelle più visitate dagli utenti.

Lavorando correttamente di SEO, si genererà intorno al tuo sito un circolo virtuoso e benefico. Migliore è la tua posizione in SERP, infatti, maggiori saranno gli utenti che raggiungeranno il tuo sito; e crescendo il numero di click verso i tuoi contenuti, aumenterà anche l’attenzione di Google per il tuo sito aziendale, facendoti guadagnare sempre più posizioni in SERP.

Pensa a quando navighi su Google e comprenderai immediatamente il valore di queste attività. Quante volte passi alla seconda pagina dei risultati di ricerca? E quante volete invece tra i primi 10 link trovi ciò che cerchi? È innegabile: conquistare la prima pagina delle SERP, per il maggior numero di parole chiave inerenti con la tua attività, significa far crescere la tua visibilità organica, la tua brand awareness e, quindi, il tuo business e il tuo fatturato.

SEO e SEM

Cos’è la SEM?

Tecnicamente con l’acronimo SEM si intendono le strategie di “Search Engine Marketing” e comprende quindi anche le attività di SEO e SEA. Quest’ultima sigla riguarda la “Search Engine Advertising”, ossia le tecniche di promozione web a pagamento. Nel corso degli anni, però, con SEM si è giunti ad indicare quasi esclusivamente l’ambito SEA e con il termine “Search Marketing” ciò che prima era la macro-categoria comprendente oggi SEO e SEM (ex SEA).

Di fatto, dunque, quando si parla di SEM, si intendono le strategie e tecniche che puntano ad aumentare la visibilità di un sito, migliorandone il posizionamento in SERP tra i risultati a pagamento dei motori di ricerca.

Le pagine dei risultati di Google, infatti, si dividono fondamentalmente in due parti: nelle primissime posizioni troviamo gli annunci a pagamento; a seguire, tutti quelli invece organici. Nel primo caso, l’indicizzazione avviene attraverso attività a pagamento; nel secondo, invece, sulla base della qualità dei contenuti interni al sito proposto da Google e attraverso le attività di SEO.

Le attività di SEM.

L’obiettivo della SEM è quello di portare sul proprio sito web il maggior numero di utenti che navigano sui motori di ricerca. Per raggiungere questo risultato, banalizzando il processo, si acquista traffico e posizionamento su Google, per determinate chiavi di ricerca. Il costo viene definito attraverso un sistema ad asta: più paghi, più volte vieni mostrato agli utenti. Il grande vantaggio di questa pratica, però, è quello che l’addebito del motore di ricerca avviene solo per i click effettuati sull’annuncio e, quindi, solo quando l’utente visita, attraverso questo percorso, il tuo sito web. È il processo che viene in genere chiamato “Pay Per Click”, o PPC.

Più che mai, per le attività di SEM, che richiedono quindi un costo periodico da corrispondere al motore di ricerca, è fondamentale affidarsi ad un esperto del settore. Il SEM specialist, infatti, è proprio colui che si occupa di creare, settare e ottimizzare nel tempo le campagne a pagamento, in genere attraverso Google Ads. Naytes, agenzia specializzata in comunicazione e marketing, è in grado di occuparsi per te di queste attività, rendendoti costantemente partecipe nel processo di ottimizzazione e analisi dei risultati raggiunti.

SEO e SEM

La differenza tra SEO e SEM.

SEO e SEM hanno lo stesso obiettivo: fare in modo che Google mostri il tuo sito web, per farlo trovare dalle persone giuste, nel momento in cui hanno bisogno di te.

Esistono diversi modi per raggiungere questo risultato – recentemente abbiamo parlato di Email Marketing, ad esempio, oppure della Google My Business – ma nessuno è così diretto e profilato, come sfruttando SEO e SEM.

La grande differenza tra SEO e SEM, quindi, sta nei tempi necessari per apprezzare i primi risultati, oltre che nella “facilità” con cui si raggiungono. Se la SEO richiede generalmente diverso tempo per concretizzare l’attività; gli annunci sponsorizzati a pagamento iniziano a generare traffico più rapidamente, in un lasso di tempo tanto breve, quanto è alto l’investimento effettuato.

I click prodotti dalla SEM, inoltre, sono decisamente più mirati: grazie ad un fine lavoro di precisione, infatti, potrai mostrare agli utenti il tuo sito, per determinate keywords, senza possibilità di errore. La pertinenza dei siti proposti all’utente, infatti, è massima, in quanto è a vantaggio di Google, mostrargli i contenuti più adatti alla sua ricerca.

Infine, è necessario anche considerare che, se con un budget adeguato è possibile posizionare il proprio sito per qualsiasi chiave di ricerca; molto diverso è il discorso che riguarda la SEO: alcune keywords, che spesso sono anche le più digitate, sono molto competitive e alcuni temi trattati da colossi del settore! Pertanto risulterà più complesso, in questi casi, scalare le SERP e rendere visibile il proprio brand, dagli utenti interessati.

Content marketing: consigli e vantaggi di un plan vincente

Content marketing NaytesIl content marketing, come tante altre, è un’attività molto importante per tutte quelle aziende che voglio elevare il proprio business, creando un rapporto più forte e diretto con il loro pubblico di potenziali clienti. Le tecniche che rientrano nelle strategie di content marketing, infatti, non hanno come scopo principale la vendita diretta, ma l’engagement. O meglio, creare un rapporto e un dialogo di valore con l’utente, al punto di orientarne il processo decisionale d’acquisto.

Il content marketing, dunque, può essere definito come l’insieme delle attività e delle tecniche per creare e diffondere contenuti testuali e visuali di valore, legati strettamente ad un marchio o ad un prodotto/servizio. In poche parole, si tratta di condividere con il proprio pubblico di riferimento articoli, infografiche, video e altri contenuti informativi (ma non solo), utili in un modo o nell’altro a quello stesso pubblico, al fine di intercettare e fidelizzare utenti.

Cos’è il content marketing?

Non è facile definire in modo univoco cosa sia il content marketing. Esistono, infatti, un’infinità di strade percorribili per fidelizzare il cliente tramite contenuti di valore. Esse, inoltre, dipendono da numerosi fattori, che ne definiscono la direzione: il mercato, i competitor, il pubblico target, il tipo di attività che l’azienda svolge. Queste sono solo alcune delle variabili da tenere in considerazione, perché solo in seguito ad un’analisi approfondita è possibile definire quali contenuti pubblicare, in quale formato, su quali piattaforme…

L’obiettivo del content marketing, quindi, è quello di interessare il pubblico intercettato, fornendo informazioni e instaurando un rapporto con esso. E, a lungo termine, ottenere risultati legati alla brand awarness e la lead generation. L’idea è quella di produrre contenuti per creare una relazione di credibilità con l’utenza, soddisfare loro necessità e non apparire come interessati solo alla vendita.

La possibilità e le combinazioni per fare content marketing sono tantissime, per questo, al fine di raggiungere il miglior risultato possibile, oltre a produrre contenuti di alta qualità e veramente interessanti (ovviamente), è necessario definire un “content marketing plan”. Come sempre accade, infatti, è la programmazione a fare la differenza: un’azienda può anche realizzare i più completi articoli informativi, ma se non sa come, quando e dove condividerli, il loro potenziale andrà perduto.

Content marketing plan: cos’è e come si struttura.

Il primo passo da compiere è quello di analizzare nel dettaglio la propria azienda, ma anche il contesto entro il quale si muove. In questo senso sarà sicuramente utile definire una digital strategy e quindi studiare:

  • Il mercato di riferimento;
  • Le strategie e le tecniche adottate dai principali competitor;
  • I profili del pubblico target, ossia l’audience al quale ci si rivolge;
  • I punti di forza da sfruttare e quelli di debolezza da limare della propria azienda.

Content marketing

A questa prima fase di studio, poi, deve seguirne una seconda, in cui si procede a definire:

  • Gli obiettivi che si vuole perseguire. Possono essere diversi: lead generation, ossia ottenere contatti utili; branding, ovvero posizionare il proprio brand e aumentarne visibilità e riconoscibilità; link earning, produrre contenuti di qualità per aumentare la propria popolarità e guadagnare citazioni di valore, da fonti terze;
  • La tipologia di contenuti più adatta per passare il proprio messaggio: dagli articoli informativi ai video emozionali, dalle infografiche a webinar, ebook, guide, interviste, podcast, tutorial, whitepaper… L’abbiamo detto, le possibilità sono molte e vanno tutte passate in rassegna, anche in base a quanto deciso nel prossimo punto;
  • I canali su cui condividere i propri contenuti. Il content marketing può essere veicolato sia online che tramite media offline, l’importante è sempre avere ben presente il proprio target. Non esiste infatti un canale a priori più efficace, è invece fondamentale individuare i mezzi più efficienti per diffondere i propri contenuti e coinvolgere al meglio il proprio pubblico di riferimento. Occorre mettersi nei panni del proprio audience e chiedersi: quali soluzioni si adattano meglio alle loro aspettative? Quali rispondono meglio ai loro bisogni e li coinvolgeranno di più e meglio? E quali saranno a loro più accessibili e renderanno i nostri contenuti più reperibili?

I vantaggi di fare content marketing.

I motivi per cui un’azienda dovrebbe studiare una strategia di content marketing sul lungo periodo sono molteplici. Il content marketing, infatti, è ad oggi una delle tecniche più utili ed efficaci per raggiungere, attrarre, coinvolgere e infine fidelizzare i clienti, rispondendo a dubbi e quesiti che si pongono circa determinati temi, prodotti, servizi e attività.

Proviamo dunque a riassumere quali sono i vantaggi e i motivi per fare content marketing:

Aumento delle conversioni.

Partiamo dall’obiettivo più a lungo termine, ossia l’aumento delle conversioni. Non aspettatevi un’impennata di acquisti dopo pochi mesi di attività, ma un incremento graduale ed esponenziale nel tempo sì. Il content marketing, infatti, è un maratoneta che rende sulle lunghe distanze: uno studio di Aberdeen Group dimostra come le aziende che applicano queste strategie arrivino a convertire anche 6 volte di più rispetto ai competitor che non fanno content marketing.

Creare un legame con l’utenza.

Il content marketing, se fatto nel modo corretto, non viene percepito dall’utenza come pubblicità. I fruitori non penseranno che con quel contenuto stiate cercando di vendergli i vostri prodotti e servizi. In questo modo abbatterete la loro diffidenza nei confronti del vostro brand, che ai loro occhi apparirà anche più autorevole. Così facendo sarà possibile creare un legame più profondo e duraturo con il vostro audience.

Content marketing

Migliorare l’immagine del brand.

Se gli utenti troveranno i vostri contenuti interessanti, utili e comprensibili, la loro stima nei vostri confronti aumenterà. Saranno quindi portati a parlare di voi con amici e conoscenti e, magari, a linkare e condividere i nostri contenuti. Di conseguenza, il pubblico comincerà a vedervi come veri esperti del settore, riconosciuti e affidabili, migliorando anche la vostra reputazione.

Traffico sul sito, conversioni e SEO.

Contenuti efficaci e in linea con gli interessi del pubblico porteranno inevitabilmente un aumento di traffico sul sito web. E, di conseguenza, aumenteranno anche le conversioni.

Non solo le vendite, aumenterà anche la visibilità del vostro sito sui motori di ricerca. Il flusso di utenti, infatti, innesterà un loop virtuoso per cui avremo: più utenti sul sito —> più autorevolezza per i motori di ricerca —> le vostre pagine saranno indicizzate come di alto valore —> si scalano le SERP —> si raggiunge ancora più utenti. E via così, senza limiti, aumentando anche le vendite.

Il content marketing è più conveniente.

Secondo uno studio di Demand Metric, infatti, questa attività e decisamente meno costosa e più redditizia della pubblicità tradizionalmente intesa: il content marketing costa in media il 62% in meno e genera 3 volte più contatti, sempre considerando un orizzonte temporale medio-lungo.

Perché è importante avere un sito web?

NaytesRispondere è molto facile: al giorno d’oggi, poter contare su un buon sito web, costruito su misura e all’avanguardia, è il miglior modo per affermare la presenza del proprio brand, nel settore di riferimento. Ma anche e soprattutto per farsi conoscere dal grande pubblico, in particolare se affiancato da una corretta e studiata strategia di marketing e di sponsorizzazione. Inoltre, come scoprirai in questo articolo, un sito è anche un ottimo strumento di vendita e di sostegno alla vendita.

Non siamo noi a dirlo, ma numerosi studi e le statistiche che si possono estrapolare da essi. Internet, infatti, non solo è divenuto la principale fonte di informazione in praticamente ogni campo, ma ha anche determinato un cambiamento radicale nel modo di acquistare – tendenza resa ancor più marcata dai recenti eventi legati alla pandemia da Coronavirus e al conseguente lockdown.

Pensate che ad inizio 2020, oltre il 50% degli italiani faceva già periodicamente acquisti online. E a meno di 12 mesi di distanza, è facile prevedere come questa quota sia aumentata. Ancora superiore, inoltre, è il numero delle persone che cercano informazioni di ogni sorta navigando da pc o smartphone.

A queste condizioni, dunque, possedere un sito web aziendale non è più un plus per la tua azienda, ma è la base per poter competere in ogni differente mercato. Non sei ancora convinto? Allora scopri i dieci “perché” è fondamentale avere un sito internet.

1) Un sito web, per farsi conoscere dal pubblico.

È un dato di fatto: quasi il 90% dei consumatori naviga sul web per trovare un’azienda o per cercare informazioni su di essa e sui prodotti/servizi che offre. Rinunciare ad avere un sito web aziendale significa chiudere gli occhi davanti all’evidenza, ma soprattutto limitare fortemente le tue possibilità di essere trovato e contattato. Avere un sito web aziendale, è il primo passo per farsi conoscere dal grande pubblico.

2) Dal locale al mondo.

Un sito web realizzato a regola d’arte è in grado di posizionarsi ai primi posti delle ricerche tanto a livello locale (Google si sta appunto muovendo nella direzione di privilegiare questo tipo di risultati), che a livello internazionale. L’opzione multilingua, ormai uno standard, permetterà infatti alla tua azienda di farsi conoscere e di acquisire nuovi contatti senza limiti geografici.

Lo “strumento” che permette al tuo sito di posizionarsi ai primi posti nei risultati di ricerca (SERP), in particolare, si chiama SEO. È fondamentale che il tuo sito segua le linee guida dettate dalla SEO, perché ti permetterà di essere visibile ad un numero decisamente maggiore di potenziali clienti. Per questo, il consiglio è sempre quello di affidarsi ad esperti del settore, come il team di Naytes, in grado di realizzare siti SEO oriented all’avanguardia.

3) Una vetrina sempre illuminata.

Facendo una rapida analisi sui costi necessari per affermare la propria presenza sui vari media, tradizionali e non, sarà facile capire come il sito web aziendale sia la risorsa che meglio ottimizza la spesa effettuata. L’efficacia e la solidità della visibilità di un sito internet è nettamente maggiore rispetto, ad esempio, ai canali di pubblicità tradizionali.

Il tuo sito web, infatti, prima ancora di essere uno strumento di vendita, è una vetrina completa e sempre visitabile, in cui sono esposti, nella loro veste migliore, i prodotti e i servizi offerti dalla tua azienda.

Sito web

4) Sito web aperto h24, 7 giorni su 7.

Grazie ad internet, il popolo del web può trovare informazioni sulla tua azienda a qualunque ora del giorno, ovunque essi siano. Ma non solo, potrà inoltrarti richieste di informazioni sui tuoi prodotti e servizi, in qualsiasi momento. E non è finita qui! Nel caso degli e-commerce o dei siti che possiedono uno store online, i consumatori possono effettuare acquisti sempre e comunque, indipendentemente dagli orari di apertura.

5) La migliore immagine di sé.

Il sito web aziendale è il canale principale per acquisire nuovi contatti da convertire il nuovi clienti. In tal senso, è fondamentale è crearsi un’immagine aziendale professionale, trasparente e accattivante. Lo studio della tua Brand Identity è fondamentale per attirare nuove frange di pubblico e per far ricordare il tuo marchio, e il tuo sito web è il veicolo più efficace per raggiungere questo obiettivo.

6) Aggiornamenti in tempo reale.

Il tuo sito è un’entità dinamica, in continua evoluzione: oltre ad una sezione “news”, infatti, che potrai aggiornare a piacimento, è ormai pratica consolidata quella di informare i propri clienti su offerte, promozioni, novità e tanto altro ancora! Un modo facile, immediato ed efficace, per far sapere a tutti “cosa c’è di nuovo”.

Un comunicazione con il proprio pubblico che può essere resa ancor più forte e proficua, se il sito viene sostenuto da una stratificata e programmata strategia di marketing multicanale, sfruttando in particolare l’immenso potenziale dei social network.

7) Sito web: comunicazione diretta e immediata.

Un sito web aziendale che si rispetti non manca di proporre a chi lo visita uno o più modi, rapidi e intuitivi, per mettersi direttamente in contatto con l’azienda stessa. In questo modo potrai comunicare in prima persona con i tuoi clienti. Moduli di contatto, commenti sul blog o alle news e live chat o contatti diretti (via mail o telefono) sono tutti strumenti che migliorano la comunicazione con il pubblico, che grazie al tuo sito web sarà più veloce e semplice. Un pacchetto completo che ti permetterà di vendere più facilmente!

8) L’obiettivo del sito web è convertire.

L’obiettivo di ogni strategia di marketing e comunicativa è quello di convertire. Ossia trasformare l’utente generico, in un cliente che acquista e, ancora meglio, che lo fa periodicamente, perché soddisfatto. Il tuo sito web, in questo senso, è la migliore piattaforma per far sì che questo processo avvenga. Il luogo in cui più facilmente una persona si convincerà a compiere il passo tra l’essere un visitatore qualsiasi e un acquirente.

Questo perché sul tuo sito web l’utente potrà conoscerti e studiare i tuoi prodotti e servizi. Con tutto il tempo e le ricerche di cui necessita, potrà decidere se quel che proponi fa al caso suo e soddisfa le sue esigenze. E tutto (o quasi) in totale autonomia: il tuo unico pensiero dovrà essere quello di realizzare il tuo sito nel modo più accattivante e convincente possibile.

Sito web

9) Analisi dei risultati.

Il tuo sito web ti darà anche la possibilità di monitorare le attività dei visitatori, in un momento specifico o nel corso del tempo. È intuitivo che i dati raccolti possono rivelare informazioni preziose per migliorare il tuo business, la tua azienda e le tue strategie di vendita.

10) Raggiungere il massimo della competitività, grazie al tuo sito web.

È innegabile, al giorno d’oggi per essere competitivo in questo mercato in continuo movimento ed evoluzione, è necessario avere un sito web che possa sostenere la tua azienda e incrementare il tuo giro d’affari. Internet è la più grande opportunità di business a tua disposizione, ma è un mondo ipercompetitivo: per emergere non servono budget eccezionali, ma strutture e strumenti eccezionali, primo tra questi, il tuo sito web.