Il marketing non convenzionale: la comunicazione che non ti aspetti

Il mondo in cui viviamo è in continua evoluzione e, con questo, anche il modo di fare marketing cambia costantemente. I mutamenti sociali, tecnologici ed economici trasformano il modo in cui le aziende comunicano e interagiscono con i consumatori, portandole ad esplorare le strategie più disparate, sempre nuove e innovative. Si potrebbe dire che molte realtà stanno percorrendo strade di “marketing non convenzionale”, con l’obiettivo di raggiungere nuovi ed efficaci risultati.

Negli ultimi anni, infatti, la comunicazione sembra puntare in particolare sull’autenticità, sulla personalizzazione del messaggio e sul coinvolgimento del cliente, sui valori del marchio e sulla responsabilità sociale, anche in risposta al fatto che il consumatore di oggi è autonomo, competente, selettivo ed esigente.

Nel quadro descritto, un approccio che sta guadagnando sempre più rilevanza in questo scenario è – come già anticipato – l’unconventional marketing o marketing non convenzionale. Si tratta di una soluzione di marketing, un modo di interagire con il proprio target aziendale, che sfida la tradizione e apre nuove strade per l’engagement del pubblico.

Cerchiamo quindi di approfondire cosa si intenda per marketing non convenzionale e quali possono essere le tecniche e le strategie che si possono adottare.

Cosa si intende per unconventional marketing?

Con il termine unconventional marketing facciamo riferimento all’idea di marketing dinamico, ad un insieme di strategie di comunicazione alternative che fanno leva su creatività, originalità e fattore sorpresa per raggiungere e impressionare il pubblico. È proprio l’impatto sui consumatori a rappresentare il pilastro portante di queste strategie perché sono loro a poter diffondere e rendere virale una campagna pubblicitaria lanciata da un brand.

Ti sarai già trovato di fronte se non addirittura seduto sopra a iniziative di questo tipo. Ne esistono di diverse, ognuna caratterizzata da tecniche e approcci propri, ma una cosa le accomuna tutte: sanno sorprendere.

Vediamo quali sono le forme più comuni:

Guerrilla marketing.

Utilizza tecniche pubblicitarie poco convenzionali e a basso costo per sorprendere e coinvolgere il pubblico in maniera inaspettata. L’adattabilità e la flessibilità sono il vero valore aggiunto di questa forma di marketing non convenzionale: si può fare “guerrilla” per promuovere un nuovo prodotto o servizio, per riparare a una crisi d’immagine o, ancora, per sensibilizzare rispetto ad un determinato tema o problema sociale.

Il messaggio viene reso nel mondo reale stravolgendo e reinterpretando l’ambiente abituale del consumatore: strade, piazze, lampioni, strisce pedonali, vengono modificati fisicamente al fine di creare un’esperienza originale ed immediata di incontro con il brand.

Un esempio concreto ci è offerto dal brand Nestlé: una panchina e le sue doghe diventano la barretta di cioccolato KitKat, per metà ancora avvolta nell’iconica confezione rossa.
Ed ecco che diventa possibile sedersi comodi e rilassarsi su strategie di marketing!

Viral marketing.

È una strategia di promozione che sfrutta il passaparola e l’uso dei social media per creare contenuti digitali che si diffondano rapidamente tra i consumatori attraverso la condivisione online.

I video, i meme, le GIF virali sono gli esempi più immediati di contenuti aziendali che diventano popolari, grazie alla loro semplicità di lettura e alla familiarità degli utenti con formati come questi. Al contrario di quanto potrebbe sembrare, una campagna di marketing virale richiede un’accurata strutturazione: i contenuti devono essere in grado di catturare l’attenzione degli utenti tanto da spingerli naturalmente a diffondere il messaggio sul web e sui social media.

Un’iniziativa del genere è stata promossa da McDonald’s nel 2015: presentati in pigiama e ti prometto una colazione gratis! Estremamente semplice ma estremamente efficace, proprio in virtù della sua accessibilità. L’hashtag dedicato #ImLovinIt divenne virale in poche ore, entrando nei trending topics su Twitter.

Marketing non convenzionale

Marketing esperienziale.

Concentrandosi sulla Brand Awareness, l’obiettivo di queste strategie è quello di creare un ambiente che favorisca il desiderio dei clienti di prendere parte o lasciarsi coinvolgere dall’evento. Il marketing esperienziale può spaziare dai pop-up store agli eventi virtuali, a feste, a installazioni interattive. Quanto più l’iniziativa è divertente e interessante, tanto più è probabile che gli utenti vorranno saperne di più e utilizzare il prodotto o il servizio promosso.

Oltre che per scopi promozionali, una campagna di questo tipo può anche essere creata semplicemente per riflettere l’essenza e i valori del brand. Lo storytelling si rivela spesso la strategia adatta in questi casi perché permette di creare un legame emotivo con il consumatore, raccontando non solo ciò che l’azienda fa ma anche ciò che l’azienda è.

In ogni caso, il marketing esperienziale per avere successo deve creare un’esperienza memorabile per lo spettatore. Ikea ha spesso centrato l’obiettivo creando veri e propri eventi virali. Un esempio è lo sleep-over organizzato nel 2011 in Gran Bretagna: una selezione di 100 persone ha avuto la possibilità di dormire nei letti del mega-store Ikea tra i prodotti del brand, sentendosi come a casa propria.

Product Placement.

Consiste nell’inserimento di prodotti o marchi in contenuti come libri, film, programmi televisivi o video musicali, al fine di raggiungere un pubblico più ampio e influente. Si può trattare di Screen Placement se l’inserimento è di tipo visual, di Script Placement quando invece è di tipo verbale, come nel caso del testo di una canzone nella quale si richiama un brand, o, ancora, di Plot Placement quando il prodotto è il protagonista della trama, come nel film “Il Diavolo veste Prada”.

Davanti a queste strategie, lo spettatore non è portato ad identificare l’impresa inserzionista come fonte del messaggio, ma lo associa piuttosto all’attore che ha fatto uso del prodotto o che ne ha parlato.

È possibile realizzare campagne di Product Placement anche sui social network: sempre più aziende in tutto il mondo scelgono piattaforme come Facebook e Instagram e la figura dell’influencer per pubblicizzare i propri prodotti con stories o post dedicati.

I vantaggi del marketing non convenzionale per le aziende.

Insomma, il marketing non convenzionale trova i modi più creativi e innovativi per promuovere un prodotto o un’idea. Risiede proprio in questo aspetto uno dei vantaggi principali che rendono queste strategie molto attraenti per le aziende: perché permettono loro, tra le altre cose, di distinguersi dalla concorrenza.

Un’altra questione da non sottovalutare è che queste trovate comunicative sono spesso progettate per coinvolgere i consumatori e non semplicemente per trasmettere un messaggio pubblicitario. Ciò può generare una maggiore interazione e partecipazione da parte dei soggetti raggiunti, contribuendo a creare un legame più forte con il marchio.

Marketing non convenzionale

Proprio perché sono spesso inaspettate, sorprendenti o emotivamente coinvolgenti, le iniziative di marketing non convenzionale tendono ad essere più memorabili rispetto agli annunci pubblicitari tradizionali. L’obiettivo e il risultato, infatti, è proprio quello di lasciare un’impronta duratura sui consumatori e aumentare così la probabilità di una conversione futura. La capacità di un’azienda di generare buzz e diventare virali – oltre a generare un potenziale incremento delle vendite – contribuisce anche a “spingere” il marchio all’attenzione del pubblico su scala globale.

E l’aspetto migliore di tutto questo è che molte delle strategie di marketing non convenzionale richiedono meno risorse finanziarie rispetto alle campagne di comunicazione tradizionali e possono essere realizzate da qualsiasi azienda, perché tutto quello di cui hanno bisogno è un’idea nuova, sorprendente e fuori dagli schemi! È grazie alla loro “pazzia” che anche piccole imprese o startup con budget limitati, possono ottenere un grande fragore mediatico e impatto sul proprio pubblico di riferimento, ma non solo.

Conclusioni.

Con i suoi numerosi vantaggi, optare per una strategia di marketing non convenzionale può spesso rivelarsi la soluzione migliore per le aziende in cerca di successo nel mercato attuale. Definire una campagna di questo tipo, però, non è semplice come può apparire. Bisogna utilizzare in maniera corretta tutte le sue modalità e i suoi strumenti per evitare che la natura audace e fuori dagli schemi di molte di queste tattiche generi problemi di percezione negativa o reazioni impreviste da parte dei consumatori.

Ma niente paura! Per sperimentare la loro efficacia ti basterà affidarti ad un team di esperti come quello di Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia: la collaborazione sinergica di un team di copywriter, grafici e marketing strategist ti permetterà di definire la strategia di marketing non convenzionale più adatta alla tua azienda.

Direct Email Marketing: cos’è e perché usarlo

Il DEM, Direct Email Marketing, è una strategia di marketing che come si può dedurre dal nome si serve delle email come veicolo di comunicazione e il cui scopo è quello di promuovere un prodotto, un servizio o un evento. A differenza delle classiche newsletter, questo è uno strumento di natura più commerciale e che si rivolge ad un target specifico.

Sicuramente ti sarà capitato di imbatterti in questo tipo di mail e forse le stesse mail ti possono aver persuaso ad acquistare un determinato prodotto o a far uso di un certo servizio. Infatti, è stato rilevato che il 70% degli italiani si è dichiarato interessato alle offerte commerciali ricevute via mail, molti dei quali procedono poi a finalizzare l’acquisto.

Possiamo dunque dire che il DEM è uno strumento che può rivelarsi particolarmente interessante ed efficace. Vale la pena quindi capire cosa lo rende tale e quali sono i principali vantaggi che può portare alla tua impresa.

Ingredienti per un DEM efficace.

Il Direct Email Marketing, come abbiamo anticipato, è una strategia di marketing che consiste nell’inviare email pubblicitarie, che includono contenuti personalizzabili, ad una mailing list selezionata. Quello a cui ci si rivolge è un target specifico in cui è possibile inserire vecchi clienti con cui si vuole mantenere o recuperare un rapporto diretto, ma soprattutto nuovi utenti che possono tramutarsi in nuovi potenziali clienti.

Questo è un aspetto che rende il DEM molto efficace e allo stesso tempo vantaggioso in termini di costi, in quanto permette di raggiungere un ampio pubblico, con un budget molto contenuto rispetto ad altri metodi di marketing. La targettizzazione, di conseguenza, è fondamentale per creare una comunicazione mirata.

Bisogna prestare inoltre particolare cura sia alla grafica che al copy. Saranno questi, infatti, gli elementi che permetteranno un maggiore coinvolgimento dell’utente. Il messaggio deve rendere il contenuto allettante, rimanendo coerente con ciò che deve promuovere e, cosa più importante, deve contenere una call to action chiara, semplice e immediata. Quest’ultimo è un elemento che non si può tralasciare, sarà infatti quello che condurrà l’utente esattamente al traguardo a cui lo vogliamo guidare con il nostro email marketing. Anche le immagini che si sceglie di inserire devono essere coerenti e per quanto possibile personalizzate. Aggiungiamo infine che in generale l’intero design deve essere ottimizzato in modo da poter essere visibile sia da desktop che da smartphone.

Parametri di efficacia del DEM.

È poi importante analizzare il comportamento dell’utente dall’apertura del messaggio, fino all’eventuale approdo su una landing page specifica; oppure, in caso di insuccesso, fino al momento dell’annullamento all’iscrizione dalla mailing list. Per farlo possiamo monitorare alcuni specifici parametri. I principali sono:

  • CTR (Click-Through-Rate), ovvero la percentuale di persone che hanno cliccato su uno o più link contenuti nella email da loro ricevuta;
  • CTOR (Click-Through-Open-Rate), cioè la percentuale di destinatari che ha cliccato sul messaggio in rapporto al totale degli stessi che ha aperto l’email almeno una volta;
  • Conversion Rate, che è la percentuale di utenti che consulta un link contenuto nella email e completa una specifica azione;
  • Bounce Rate, ovvero la percentuale di email inviate, ma non consegnate con successo;
  • Tasso di Unsubscribe, ossia la percentuale di utenti che decide di cancellarsi dalla mailing list, dopo aver ricevuto determinata email.

Questa attività è fondamentale per verificare la percezione dei destinatari e di conseguenza capire se la campagna di Direct Email Marketing sta avendo successo o necessita di qualche assestamento.

DEM

I vantaggi delle DEM.

Una volta presa coscienza delle principali accortezze da avere per utilizzare il Direct Email Marketing, parliamo ora dei più importanti vantaggi che questa strategia di marketing può portare alla tua azienda.

Innanzitutto, permette di creare un rapporto più stretto con i tuoi clienti e migliorare il loro tasso di fidelizzazione. L’utente che riceve contenuti personalizzati, sentendosi più coinvolto nelle attività svolte dall’azienda, svilupperà un rapporto di fiducia e un senso di appartenenza nei confronti del brand. Inoltre, la ricezione di messaggi periodici che riportano informazioni utili e contenuti curiosi o interessanti mantengono l’utente attivo e aggiornato rendendolo fedele all’azienda.

Come già accennato in precedenza tramite il DEM è possibile ridurre i costi delle comunicazioni. Si tratta infatti di una strategia che pur richiedendo un budget molto ridotto, permette di raggiungere un pubblico molto vasto! I destinatari, infatti, riceveranno messaggi personalizzati in base ai loro comportamenti specifici.

Bisogna poi considerare che oltre al notevole risparmio sulla realizzazione, grazie al DEM è anche possibile trarre un ricavo tramite l’aumento di vendite. Le mail con contenuti pubblicitari e promozionali possono infatti raggiungere potenziali clienti che, tramite call-to-action ben strutturate, si troveranno ad acquistare i tuoi prodotti o servizi.

Alcuni esempi.

Per concretizzare meglio tutti i concetti che abbiamo elencato fino a questo momento, analizziamo alcuni esempi che possono essere noti ai più.

Spotify.

Come primo caso osserviamo la campagna di email marketing di Spotify. L’obiettivo dell’azienda solitamente è quello di informare ed invitare gli utenti ad ascoltare i nuovi brani, album e podcast usciti sulla piattaforma. In questo caso si è ricorso al “less is more”, infatti il DEM di Spotify è essenziale, con poco testo e proprio grazie a questa semplicità e all’immediatezza della call-to-action è diventato riconoscibile al primo sguardo.

Hawkers.

Parliamo poi di Hawkers, il brand degli occhiali da sole. Il brand propone spesso promozioni ai suoi utenti e solitamente tende a farlo in occasione delle festività più importanti. I messaggi contenuti nelle mail sono sempre molto frizzanti, declinati in uno stile pop che attira facilmente l’attenzione. Un caso particolarmente riuscito si è verificato in corrispondenza della Festa della Repubblica, periodo durante cui l’azienda ha inserito nel suo DEM la celebre immagine della donna che buca un giornale con la testa. L’immagine, che tutti possiamo ben ricordare e ricondurre alla festa del 2 Giugno, è stata modificata con l’inserimento del prodotto.

Netflix.

Come ultimo esempio portiamo il caso di Netflix, la quale nelle sue mail inserisce contenuti riguardati ai propri film e serie tv. In particolare, spesso chiede all’utente di esprimere il proprio apprezzamento riguardo ai contenuti che quest’ultimo ha da poco visualizzato. Tramite questa semplice ma immediata call to action l’utente si sentirà coinvolto e più vicino all’azienda. Inoltre, le mail iniziano sempre salutando il destinatario per nome, dettaglio semplice ma estremamente efficace per esprimere un forte senso di personalizzazione.

Questi sono solo alcuni esempi, ma le possibilità sono molte. L’importante è rispettare alcuni piccoli ma fondamentali accorgimenti per rendere il tuo DEM riconoscibile e incisivo.

DEM

Direct Email Marketing.

Il Direct Email Marketing è uno strumento che può risultare tra i più utili per la promozione della tua azienda e, come hai potuto leggere, la sua realizzazione richiede costi molto contenuti e offre benefici davvero vantaggiosi. Fondamentale è conoscere il proprio target e sapere cosa comunicare e come farlo! Il rischio infatti è che la tua email rimanga solamente una tra le tante.

Per questo motivo, il consiglio è quello di affidarsi ad un’agenzia di esperti, che possa supportarti in questa attività! Naytes, agenzia di comunicazione e marketing di Reggio Emilia, grazie al lavoro coordinato di un team di copywriter, grafici e marketing strategist, può aiutarti a creare DEM efficaci per liste di clienti ben targettizzate. Se vuoi essere sicuro che il DEM per la tua azienda sia costruito in modo ottimale, contattaci subito!

Facebook Local, l’app per organizzare eventi: cos’è e perché utilizzarla

Pianificando una strategia social, preferibilmente inserita in un piano marketing ben definito, è importante per un brand prendere in considerazione un’opzione di comunicazione molto interessante, ossia quella degli eventi.

Gli eventi sono un’occasione di comunicazione fondamentale, soprattutto per i brand locali. In particolare, quindi, pariamo di quelli che interagiscono costantemente con il territorio di appartenenza e che vendono prodotti e servizi per la comunità in cui sono inseriti. Essi possono avere molteplici obiettivi ed è essenziale dunque per un’azienda pianificare una strategia per gli eventi.

Un’ottima soluzione, in questo senso, è quella di affidarsi ad un’agenzia di comunicazione con cui condividere gli obiettivi finali, per raggiungere il successo del proprio business! Naytes comunicazione e marketing, ad esempio, possiede tutte le competenze necessarie per mettere a punto tutti i vari step di lavoro.

A questo proposito, è doveroso segnalare la presenza di un’app appartenente al mondo di Facebook, che può risultare davvero utile: Facebook Local.

Cos’è Facebook Local.

Facebook Local è l’app con cui il social network ci invita a scoprire, partecipare e condividere gli eventi che si trovano all’interno della nostra comunità e della nostra cerchia relazionale sui social media. Grazie ad essa è possibile scoprire gli eventi che si producono all’interno del nostro territorio o gli eventi che sono stati organizzati o condivisi dai vostri amici.

Ma come può un’impresa, un’organizzazione o un’associazione di volontariato utilizzare gli eventi Facebook? Sostanzialmente attraverso 3 modalità.

Facebook Local

Gli eventi fisici.

Che si tratti dell’open day di una scuola, della partecipazione ad una fiera con un proprio stand aziendale, di una manifestazione, di una riunione o di altro ancora… Organizzare un evento su Facebook è un modo molto efficace per riscuotere l’interesse delle persone. L’utilizzo di questa funzione produce tre risultati: fa sì che le interazione vengano sollecitate dal passaparola; la visibilità dell’evento aumenta grazie al newsfeed di Facebook; ed è anche il modo migliore per portare nuovi utenti sulla pagina aziendale o dell’evento stesso. A tutti gli iscritti si potranno comunicare novità e far “vivere” agli interessati l’evento, prima che questo si vada a concretizzare.

Gli eventi digitali.

L’evento su Facebook può essere anche esclusivamente digitale. Può, ad esempio, essere l’occasione per poter dare l’appuntamento ad un webinar. Il quale potrebbe tenersi proprio all’interno di Facebook e grazie al quale mettere a fattor comune le proprie competenze. In questo caso, l’evento potrebbe essere realizzato all’interno di un gruppo su Facebook. Si potrà così dare appuntamento a tutti i partecipanti di una determinata community a vivere un momento di confronto e di informazione.

Facebook Local

Campagne pubblicitarie con Facebook Local.

Ed infine, gli eventi possono essere anche l’occasione per fare campagna pubblicitaria e raggiungere una nuova tipologia di utenti. In questo senso, gli eventi realizzati attraverso Facebook Local possono davvero essere il carburante per la attività social di un brand. I social media, infatti, non vai dimenticato che non servono solo ad alzare pollici, ma soprattutto a stringere mani! E gli eventi sono un nuovo modo per poter vivere il brand attraverso questi canali, anche in modo più utile e più vasto.

 

Concordare la sponsorizzazione di eventi con un’agenzia di marketing come Naytes, facendo sì che questa vada ad integrarsi con una strategia di comunicazione ben definita, potrebbe davvero far spiccare il volo al ogni business (locale e non). E soprattutto può fortemente contribuire a far avvicinare il proprio brand ai potenziali clienti, oltre che a fidelizzare quelli attuali.